SENIGALLIA Parte la stagione balneare, con la solita incognita delle scadenze della Bolkestein, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ieri ha confermato la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre scorso, obbligando così le amministrazioni a disapplicare eventuali deroghe al prossimo 31 dicembre 2024. Intanto a Senigallia manca l’ordinanza, che ieri non è stata firmata. Gli operatori si regoleranno con gli orari del 2023. Il Comune prede tempo, non avendo ancora deciso se concedere ai bar in spiaggia le deroghe in occasione delle partite dell’Italia ai mondiali. Il caso è stato portato ieri in consiglio comunale dal capogruppo del Pd Dario Romano.
L’attrito
«La stagione inizia il 1° maggio ma, per la seconda volta di fila, il sindaco si fa trovare impreparato - sbotta Romano - In tutto questo, è presente un forte attrito tra ristoratori e operatori balneari: il sindaco dovrebbe porsi come garante degli imprenditori».
I paletti
A esempio, da oggi è vietato utilizzare le attrezzature degli stabilimenti balneari dall’una alle 5 ma l’ordinanza andrà ad anticipare il divieto di un’ora, dalla mezzanotte. Ci sarà il divieto di introdurre animali in spiaggia da oggi. Vietato lasciare ombrelloni o altro dopo il tramonto sulla spiaggia libera, tuffarsi dalle scogliere, tenere alto il volume degli apparecchi da diffusione sonora dalle 13 alle 16 e praticare giochi che potrebbero mettere a rischio l’incolumità dei bagnanti. La fascia oraria di apertura degli stabilimenti, se confermata quella dello scorso anno, sarà dalle 7 alle 21.30, valida anche per i bar in attesa delle deroghe che in alcune date, da fissare, potranno chiudere a mezzanotte o alle tre.