ANCONA Ripercorre il calvario della piccina che a 15 giorni di vita s’è dovuta arrendere a un doppio attacco, di un virus e di un germe insieme: bronchiolite e pertosse. Alessandro Simonini converte lo choc in pietas: «Quella bimba è stata davvero sfortunata a essere stata colpita da due agenti patogeni». Il primario della Rianimazione del Salesi riordina passaggi tecnici che sono schegge, impazzite, d’umanità. «È difficile dover rispondere a una madre che, disperata, chiede se nel 2024 sia possibile veder morire di tosse convulsa la propria figlia di appena due settimane».
Il sì, che segue come una condanna quella domanda, Simonini lo piega nel verso della prevenzione: «L’unico modo per scongiurare simili tragedie, che non rappresentano un’emergenza ma accadono, è consigliare il vaccino contro la tosse convulsa alle donne in gravidanza. Andrebbe somministrato alla 28esima settimana di gestazione». Una potenziale via di salvezza che quella giovane donna dell’anconetano, tornata a casa senza nessuna complicanza post-parto, con il suo tesoro stretto tra le braccia, non aveva percorso. «Nessuna negligenza - il medico non intende infierire su chi è già piegato dalla sorte - perché quella profilassi non è obbligatoria. Che questa disgrazia serva a sensibilizzare le coscienze».
L’intuito
Febbre, respiro spezzato, rifiuto al nutrimento.
I precedenti
All’ospedale pediatrico, dopo una notte di cure e preghiere, è stata la resa: alle 16,30 è stato dichiarato il decesso della piccina, là dov’era nata, il 21 gennaio. «Non abbiamo chiesto l’autopsia - Simonini cerca il punto d’equilibrio tra emozioni e professione - perché è tutto molto chiaro, non abbiamo dubbi». Va indietro con la memoria: «Da quando sono qui, da quattro anni, è il terzo caso che affronto: i due precedenti sono stati gravi, il primo gravissimo, ma siamo riusciti a curarli perché quei bambini erano più grandi, avevano quasi due mesi». Lo ripete, come un mantra, come un’ossessione: «Che questa disgrazia serva a sensibilizzare le coscienze». Che non sia più il calvario.