Scherma Jesi, addio al palas culla dei campioni: «Nuova struttura unica in Europa»

Al saluto il presidente Federscherma Azzi col Ct Cerioni, Marini e Volpi, pronti per Parigi 2024

Scherma Jesi, addio al palas culla dei campioni: «Nuova struttura unica in Europa»
Scherma Jesi, addio al palas culla dei campioni: «Nuova struttura unica in Europa»
di Fabrizio Romagnoli
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Giovedì 25 Aprile 2024, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 15:24

JESI «Quando sarà completata, sono sicuro che la nuova Casa della Scherma di Jesi sarà una struttura senza paragoni in Europa». Parola di Paolo Azzi, presidente della Federazione Italiana Scherma, in chiusura della serata con la quale il Club Scherma Jesi ha voluto, martedì scorso, salutare il vecchio e glorioso palas di via Solazzi. Mentre in via delle Nazioni va sorgendo la nuova e moderna casa della scuola di fioretto fondata dal maestro Ezio Triccoli, al “Magini” si sono ritrovati campioni e campionesse di ieri, oggi e domani.

Elisa in video

Mancavano Valentina Vezzali, impegnata nelle fatiche del reality Mediaset “L’isola dei famosi”, e fisicamente Elisa Di Francisca, che ha partecipato con un saluto video a un commiato non privo di commozione.

Dal 1973 il Club è in via Solazzi. Da qui, dove per le Olimpiadi di Pechino la tv cinese venne a cercare nel 2008 il segreto della fabbrica degli ori, pensando forse di scoprire chissà che laboratorio, sono partiti tutti i nomi di quasi 50 anni d’amore tra il club e i Giochi: le partecipazioni di Susanna Batazzi, Doriana Pigliapoco e Annarita Sparaciari tra Montreal 1976 e Mosca 1980, le medaglie di Stefano Cerioni, Giovanna Trillini, Vezzali e Di Francisca, di Alice Volpi tre anni fa a Tokyo.

Una storia gigante tra quelle mura, inevitabile che al commiato si sia affacciata l’emozione: la testimonianza della figlia del maestro Triccoli, Maria Cristina, quella dello storico presidente e oggi presidente onorario Alberto Proietti Mosca, delle applauditissime Trillini, Annalisa Coltorti, Maria Elena Proietti Mosca. «In questa stanza qui dietro – ha ricordato Cerioni – Triccoli mi tenne chiuso 4 ore per convincermi ad esserne il successore. Non volevo, pensavo di non avere la pazienza per poterlo fare. Gli dissi sì quasi per accontentarlo, pochi giorni dopo venne a mancare». E oggi Cerioni è il Ct della Nazionale azzurra e tecnico vincente per eccellenza del fioretto mondiale. Con davanti i “loro” Giochi di Parigi a luglio, sono stati Alice Volpi e Tommaso Marini a salutare il palas di via Solazzi. «Qui la mia seconda famiglia e i miei giorni migliori nella scherma» ha detto la senese campionessa del mondo che ha scelto Jesi. «Forse questa la mia vera casa – ha ricordato l’iridato anconetano – qui ho trovato un ambiente credibile per diventare l’atleta che volevo».

Il punto sulla “casa”

È toccato all’assessora ai lavori pubblici Valeria Melappioni fare il punto sui lavori al nuovo palas: «Siamo stati in visita col presidente Azzi al cantiere, c’è forte attenzione di tutti al rispetto dei tempi perché Jesi abbia in estate la sua Casa della Scherma. Un esterno di lamiera stirata avrà una colorazione oro e non c’è bisogno di spiegare perché, la scelta di una facciata tessile ci consente anche di osare per l’aspetto. All’interno ci sarà spazio per una “hall of fame” del Club». Il presidente Maurizio Dellabella ricorda: «Il Club Scherma Jesi, grazie alla sua storia piena di successi internazionali, rappresenta un faro di eccellenza per la città e si impegna quotidianamente affinché lo sport in generale possa essere veicolo di valori, di comunità e di visione a lungo termine».

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