ANCONA - Sulle manutenzioni, l’emergenza risorse è ormai scoppiata. L’annuncio di un’evidente difficoltà è arrivato lunedì in consiglio comunale dalla voce dell’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini. Ma non sarebbe solo questo il settore in affanno. Proprio ieri un altro membro di Giunta, l’assessora Manuela Caucci, delega ai Servizi sociali, ha ammesso candidamente di essere «a corto di fondi» per quanto riguarda l’erogazione di servizi ai minorenni affetti da disabilità lieve. Poi c’è anche la Cultura, dove per la pubblicazione della manifestazione di interesse rivolta a festival e rassegne, il Comune ha messo a budget 250mila euro. Ma la somma non sarebbe ancora interamente coperta. Serve, infatti, l’imminente variazione di bilancio per mettere in sicurezza il finanziamento ai progetti culturali. Se non altro Tombolini non è solo nella valle di lacrime. Mal “Comune”...mezzo gaudio, proprio no.
Un quadro preoccupante
Il quadro piuttosto allarmante, rispetto alle manutenzioni, è definito da numeri ben precisi.
La sentenza
Una bega che dovrà affrontare anche l’assessora Caucci. Proprio l’altro giorno una sentenza del tribunale di Ancona ha dichiarato illegittimo il regolamento comunale sull’erogazione dei servizi ai disabili, dove è previsto che l’educativa domestica e scolastica debba essere fornita solamente ai ragazzi con handicap gravi. La sentenza ha sfondato un argine che probabilmente verrà travolto dalle tante richieste precedentemente respinte e che ora, invece, dovranno essere accolte. Nel bilancio di previsione, la casella dei Servizi sociali è stata addirittura rimpolpata di 2 milioni in più rispetto al 2023. Sette milioni di partenza, praticamente quanto il consuntivo raggiunto dall’amministrazione Mancinelli nell’ultimo anno di mandato. Ma nonostante una base che sarebbe potuta sembrare piuttosto solida, la Caucci ha fatto trapelare una certa preoccupazione qualora si dovesse erogare ad una platea più ampia i servizi di assistenza ai disabili.
Gli interrogativi
Sulla Cultura gli interrogativi sono molteplici. Oggi scadono i termini della manifestazione di interesse per la presentazione dei progetti. Il tesoretto per finanziarli è certo solo in parte. Dovrà intervenire, eventualmente, la variazione di bilancio per metterlo in sicurezza. Ma poi manca ancora la commissione di esperti che giudichi i progetti e stili una graduatoria. A metà marzo gli operatori non sanno ancora quanti soldi avranno e se li avranno.