La troupe della fiction raschia la scritta dal Monumento al Passetto: «Gesto maldestro, pronti a pagare»

Il produttore esecutivo: «Li abbiamo ben redarguiti. Quella macchia dava fastidio alle riprese ma non si fa così»

I tecnici della fiction raschiano la scritta dal Monumento al Passetto: «Gesto maldestro, pronti a pagare»
I tecnici della fiction raschiano la scritta dal Monumento al Passetto: «Gesto maldestro, pronti a pagare»
di Antonio Pio Guerra
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Giovedì 9 Maggio 2024, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 09:36

ANCONA «È stata una decisione superficiale di due nostri tecnici, che sono stati ben redarguiti per quello che hanno fatto. Perché sono cose che non si fanno in nessuna città del mondo». Raggiungiamo al telefono Antonio Alessi, produttore esecutivo della fiction Alex Bravo per conto di 11 Marzo Film, poco dopo l’incontro in Comune con l’assessore al Decoro Daniele Berardinelli.

Il rammarico

«Sono andato a portare le scuse della produzione» ci spiega.

Scuse per quella pulizia inconsulta tentata lunedì pomeriggio, quando la squadra del serial con Marco Bocci era intenta a fare delle riprese in cima al Monumento ai Caduti. Il cortocircuito di quei minuti - culminati nell’arrivo quasi salvifico della Polizia locale - è lo stesso Alessi a raccontarcelo. «È stato il pensiero che è andato più avanti del gesto» dice il produttore. «C’era una macchia rossa che poteva dar fastidio alle riprese ma (per rimuoverla, ndr) bisogna sempre chiedere i permessi e poi ci sono anche altri modi per farlo» continua. Oltre che nell’intenzione, il gesto dei tecnici è stato maldestro anche nell’applicazione. Come mostrano le immagini in possesso del Corriere Adriatico, il gratta-gratta con carta vetrata e - pare - anche del solvente è andato avanti per una decina di minuti.

Lo stop

(Antonio Alessi, produttore della fiction)

Almeno fino a quando non sono arrivati i vigili che hanno fermato l’operazione di pulizia abusiva. «Ci dispiace per Ancona e - come ho detto anche all’assessore - siamo assolutamente disponibili a riparare i danni» mette un punto fermo Alessi. Racconta che «siamo nelle Marche da 4 mesi e siamo felici di ciò che ci sta accadendo in questa bellissima regione». «Fino all’altro giorno eravamo felicissimi di tutto questo. Adesso siamo felici e molto dispiaciuti. Speriamo che Ancona continui ad accoglierci a braccia aperte come ha fatto finora» ci confessa. Poi torna sul gesto. «Era per dare una bella immagine della città. Si sono presi la briga di dare una bella immagine non capendo che stavano facendo un errore» fa Alessi parlando di quei tecnici maldestri. Ora, però, l’intento è quello di lasciarsi il passato alle spalle. «Ad ottobre la serie andrà in onda e speriamo di restituire alla città il calore che ci ha dato». Ma è possibile che qualcuno possa pensare di fare una cosa del genere senza porsi qualche domanda? «Siamo una troupe di una ottantina di persone, buona parte marchigiani. È difficile controllare tutti, ma ognuno dovrebbe avere il sale in zucca per non commettere cose così superficiali» conclude il produttore.

Rammarico anche da parte di Francesco Gesualdi, responsabile di Marche Film Commission per Marche Cultura - la realtà che aiuta le produzioni a far scouting delle location, portandole nelle Marche. Anche se purtroppo «succede in tutta Italia che, alle volte, le produzioni facciano dei danni». Più o meno gravi. La speranza è che la città riesca ad andare oltre ed a guardare con occhi nuovi «un’esperienza sicuramente positiva» come la presenza sugli schermi di una grande rete televisiva nazionale. Nella speranza che questo grave incidente resti il primo e l'ultimo nella storia delle Marche per il cinema.

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