Ancona, si fa riparare il cellulare ma poi non ha i soldi per pagarlo: minacce e spintoni al negoziante, poi per il cliente scatta la fuga

Ancona, si fa riparare il cellulare ma poi non ha i soldi per pagarlo: minacce e spintoni
Ancona, si fa riparare il cellulare ma poi non ha i soldi per pagarlo: minacce e spintoni
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 15:36 - Ultimo aggiornamento: 15:37

ANCONA - Si fa riparare il cellulare ma al momento di pagare non ha i soldi e, dopo aver aggredito il commerciante, si dà alla fuga. Violenza, fisica e verbale, nel centro di Ancona. I poliziotti nel pomeriggio di ieri sono intervenuti nei pressi di piazza Kennedy a seguito di una segnalazione che riferiva di una colluttazione tra due uomini. Giunti sul posto i poliziotti identificavano l'uomo che aveva richiesto il loro intervento: un pakistano di circa 32 anni. Il negoziante ha riferito che il cliente con il quale aveva litigato si era dato alla fuga. Il giovane, titolare di un negozio di riparazione cellulari, raccontava che il fuggitivo qualche ora prima si era presentato presso il suo esercizio commerciale richiedendo la riparazione del proprio smartphone. Dopo qualche ora si era ripresentato ma al momento di saldare il conto non aveva contanti con sé e, per tale motivo, entrambi erano andati a un bancomat ubicato nella zona.

Il cliente tentava numerose volte di prelevare del denaro ma ogni tentativo veniva respinto dalla banca.

L'aggressione verbale e fisica

Finale quansi annunciato. Il giovane pakistano ha detto all'altro uomo che avrebbe dovuto trovare i soldi necessari altrimenti non avrebbe ottenuto la restituzione del proprio cellulare riparato. Tale presa di posizione faceva infuriare l'altro uomo che dopo aver inveito contro il giovane pakistano, dapprima verbalmente, arrivava a spintonarlo fino a costringerlo a consegnargli il cellulare. Al rifiuto di questo il cliente si dava a precipitosa fuga facendo perdere le proprie tracce. I poliziotti si mettevano sulle sue tracce e, grazie alle immagini della videosorveglianza, riuscivano a rintracciarlo e lo sottoponevano agli atti di rito.

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