La protesta contro il Governo: «Il 1° giugno staccate la luce, non è una cavolata». Quando la rivoluzione si fa sui social

«Il 1° giugno staccate la luce, ecco perché dovete farlo»: la protesta su Facebook
«Il 1° giugno staccate la luce, ecco perché dovete farlo»: la protesta su Facebook
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Lunedì 28 Maggio 2018, 22:01 - Ultimo aggiornamento: 22:05

Ci sono tanti modi per protestare contro il Governo o in generale contro lo Stato, e presto lo verificheremo con i nostri occhi dati i proclami di ieri e oggi di alcuni partiti contro il Presidente della Repubblica dopo che il governo che doveva essere guidato da Giuseppe Conte non è mai nato. Ma ad un modo originale per mostrare la propria contrarietà alle politiche attuali come quello di Io VI spengo, siamo sicuri che non avevate pensato mai.

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Questa pagina Facebook ha lanciato da qualche anno infatti un'idea: individuare un giorno e un orario ed esprimere la propria protesta staccando la luce. Il giorno scelto quest'anno è il 1° giugno, alle 21.30 esatte. L'ultimo diritto rimasto. Così avete finalmente capito come stanno le cose in Italia, meglio tardi che mai - si legge nel post - Volete fare una rivoluzione? Che bella parola..."rivoluzione", sentite come suona bene..."ri-vo-lu-zione", ora però ditemi, come vorreste farla questa rivoluzione, perché posso assicurarvi che nessuno vi ci porterà mai. Volete davvero dare un segnale forte?
».

La risposta è netta, la soluzione anche: «La sera del 1 giugno alle ore 21:30 esatte, staccate la corrente per 1 minuto. Questo è il quarto anno che portiamo avanti questa iniziativa, siamo partiti con piccoli numeri ma ad oggi quei piccoli numeri sono diventati qualche milione. Ci sono quelli che continuano a scrivere che non servirà a niente spegnere/staccare la luce per un solo minuto, io posso invitarvi a staccare tutto per un solo minuto perché...se milioni di persone vanno ben oltre il minuto, succede quel che non dovrebbe succedere, ecco perché in troppi si stanno affannando a far passare questa iniziativa per una cavolata».
 


Non è ben chiara l'utilità della protesta né esattamente contro cosa si protesta, se contro un Governo, contro un sistema, contro un partito politico: ciò che colpisce è la peculiarità della forma. «Questa è una forma di protesta che possono fare tutti, nessuno escluso, perché sarà completamente libera, potranno parteciparvi le persone anziane, i ragazzi, donne e bambini. Dici che non servirà a niente...ma che ti costa farlo?», conclude il post.
Ma cosa succederebbe davvero se staccassimo tutti la luce? La risposta è scontata: resteremmo tutti al buio.

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