Sos ospedali: mancano decine di medici. La Asl lancia il bando aperto anche agli specializzandi

Belcolle
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di Renato Vigna
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Domenica 31 Luglio 2022, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 15:47

Sos per i medici. Negli ospedali del Viterbese ne mancano in gran parte dei reparti. Tanto che la Asl per reperirli è costretta a ricorrere a “specialisti in diverse discipline e discipline equipollenti o a medici iscritti a partire dal 3° anno del corso di specializzazione”. L’avviso lanciato dall’azienda sanitaria non riporta i numeri delle figure professionali ricercate. Quello dei vertici della Cittadella è piuttosto il tentativo di rastrellare più medici possibili a cui proporre un contratto di lavoro a tempo determinato. 

Quelle specificate sono invece le branche in cui le carenze risultano maggiori: anatomia patologica; cardiologia; cardiologia per servizio emodinamica; chirurgia vascolare; ematologia; gastroenterologia; ginecologia e ostetricia; malattie dell’apparato respiratorio; malattie infettive; medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza; medicina interna; medicina nucleare; medicina trasfusionale; neurochirurgia; neurologia; oncologia; organizzazione dei servizi sanitari di base; ortopedia e traumatologia; patologia clinica; psichiatria; radioterapia; urologia.

Ma quali sono le cause di simili carenze? La situazione attuale è frutto di molteplici fattori. Innanzitutto, l’insufficienza di personale medico su tutto il territorio nazionale “anche per effetto delle limitazioni normativamente previste per l’accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia e ai diversi corsi di specializzazione post lauream” e  la “difficoltà nell’acquisire la disponibilità da parte dei professionisti che rallenta o impedisce la costituzione di rapporti di lavoro, a tempo indeterminato e determinato”.

Inoltre, influiscono le “limitazioni operative legate agli obblighi autorizzativi vigenti, incontrate nell’ultimo periodo nell’avviare le procedure assunzionali”. 

Accanto a problemi che investono tutta Italia, si aggiungono quelli più prettamente locali. Innanzitutto, “la grande mobilità del personale determinata dalle frequenti cessazioni dal servizio di personale che decide di trasferirsi presso altre aziende regionali, anche poco dopo aver costituito rapporti di lavoro con l’Asl di Viterbo”. Ci sono poi “le assenze dal servizio di numerosi dipendenti a vario titolo, non facilmente sostituibili” proprio a causa del quadro generale.

L’insufficienza di camici bianchi si acuisce proprio in questo periodo dell’anno, quando pesano anche le “ulteriori assenze dal servizio del personale per la legittima e fisiologica fruizione delle ferie estive”. Insomma, non c’è più tempo da perdere. Per garantire i livelli essenziali di assistenza, la Asl ha quindi individuato “una modalità rapida e snella per acquisire la disponibilità di eventuali interessati a costituire rapporti di lavoro a tempo determinato, in attesa dell’espletamento e della conclusione delle procedure concorsuali già indette o da indire”. L'insufficienza di professionisti nelle strutture ospedaliere fa il paio con quella dei medici di medicina generale, da mesi denunciata dalla Fimmg, il sindacato di categoria.

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