Terze dosi, è boom di richieste ai medici di famiglia: «Nel Viterbese, il 90% dei richiami nei nostri studi»

Fiore durante una vaccinazione a domicilio
Fiore durante una vaccinazione a domicilio
di Federica Lupino
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Domenica 21 Novembre 2021, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 11:17

“La richiesta di terze dosi ai medici di base nel Viterbese è elevatissima. Almeno il 90% di quanti ricevono il messaggio dalla Regione per accedere al richiamo, pur avendo altre possibilità (rivolgersi, cioè, alle farmacia o agli hub, ndr) preferiscono chiedere a noi. Il che per la categoria è un motivo di grande soddisfazione. Pochissime, invece, le richieste di prime dosi”.

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Michele Fiore, segretario della Fimmg, il sindacato di categoria, fotografa la corsa alla cosiddetta somministrazione booster nella Tuscia. Una corsa che però, almeno a guardare le fasce d’età coinvolte, appare alquanto claudicante.

“Una forte adesione – spiega il rappresentante dei medici di famiglia – la stiamo registrando soprattutto tra gli over65. Sono loro i più interessati al richiamo, alcuni perché hanno più paura della ripresa della pandemia, altri perché hanno capito che questa è l’unica arma a nostra disposizione. Il problema, però, sono i più giovani”. Molti manifestazioni diversi dubbi sull’opportunità di sottoporsi alla terza iniezione, quando sarà possibile. “Parecchi ci chiedono se dovranno farlo per forza. Noi – continua Fiore – ribadiamo che la protezione del vaccino comincia a diminuire dopo due-tre mesi dalla somministrazione e che, dati alla mano, i contagiati che erano immunizzati non sviluppano la malattia, come dimostrato da diversi studi. Al massimo, presentano sintomi molto lievi, simili a una comune influenza.

Serve una maggiore campagna informativa perché i giovani non vaccinati possono rappresentare un serbatoio di contagio per il resto della popolazione”.

Riguardo all’aumento dei casi di queste ultime settimane, Fiore specifica che “le condizioni climatiche dell’Italia ci aiutano a trascorrere più tempo all’aperto e questo si riflette sui numeri più bassi rispetto ad altri Stati europei. Però molti vaccinati fanno l’errore di sentirsi liberi di fare ciò che vogliono e allentano le misure restrittive quali i divieti di assembramento e l’uso della mascherina”.

Di pari passo con la campagna contro il Covid, c’è anche quella influenzale. “Nella Tuscia – rivela Fiore – è quasi ultimata. Abbiamo riscontrato un aumento delle adesioni rispetto agli anni precedenti di circa il 15%. Questo vale anche per il vaccino antipneumococco. In media nella nostra provincia, ogni medico di base vaccina tra i 250 e i 300 assistiti. Quindi il nostro lavoro in queste settimane è stato davvero ingente”.

Intanto, da domani i cittadini tra 40 e 59 anni potranno sottoporsi della terza dose, così la Asl ha ampliato gli orari dei centri vaccinali: Santa Maria della Grotticella a Viterbo, dalle 9 alle 16,30; sala Mice Civita Castellana e centro diurno a Tarquinia, dalle 9 alle 14,30; ospedale di Acquapendente e Sant’Anna di Ronciglione dalle 9 alle 13,30.  L’accesso libero, senza prenotazione (possibile fino al 30 novembre), deve essere effettuato a partire dalle ore 14 al centro di Santa Maria della Grotticella e a partire dalle 12 presso gli altri centri di somministrazione.

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