Zerocalcare, tutti in fila a Roma per una copia firmata del libro. «Il dialetto? Basta polemiche inutili»

EMBED

di Ilaria Ravarino

Reduce dal successo di Strappare lungo i bordi, la sua prima serie animata per Netflix, il fumettista 37enne Michele Rech - in arte Zerocalcare -  era oggi a Roma, alla libreria Feltrinelli di Via Appia, per firmare le copie del suo nuovo libro a fumetti, Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia (Bao Publishing). «È una raccolta di fumetti disegnati in passato e pubblicati su alcuni giornali, con l'aggiunta di una storia inedita che racconta il dietro le quinte della serie». Serie che potrebbe avere una seconda stagione, «ammesso che io riesca a farmi una ragione di quello che sta succedendo alla mia vita», e che comunque sarà preceduta dal suo nuovo albo, in uscita tra maggio e giugno. «Sarà una storia che parla di Iraq. Preferisco di gran lungo parlare di quello - ha detto, rispondendo alle critiche sull'inflessione romana dei personaggi nella sua serie - che perdermi in polemiche inutili sul romanesco» .