Il vicedirettore vicario del Messaggero, Osvaldo De Paolini, ricorda Leonardo Del Vecchio: la traiettoria incredibile di un ragazzo mandato all'istituto milanese dei Martinitt (come Rizzoli) e che uscito a 18 chiese una bici alla mamma per poter cominciare la sua attività di imprenditore con una visione, Da operaio a uomo da 25 miliardi di euro, da patron di Luxottica a italiano che riesce a scalare e fondere la Essilor francese con il colosso italiano degli occhiali. "Un uomo antico, un grande italiano con uno sguardo al futuro, come testimonia l'accordo con Zuckerberg per le nuove tecnologie applicate. Poi aveva uno sguardo e un'idea di una finanza italiana che deve andare oltre i confini di Mediobanca, come testimonia anche l'operazione Generali - dice De Paolini - lo conosco da quarantanni e ho visto con lui crescere l'idea di design italiano. Ha preparato la sua successione aziendale con Francesco Milleri che condivideva totalemente l'idea di Del Vecchio. Ultima cosa da sottolineare il grande rapporto che aveva con i suoi dipendenti".
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