Green pass, Vaia: «Bene su due livelli, ma solo su seconda dose»

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«Il green pass non deve essere interpretato come una clava o come un impedimento, ma è la possibilità in senso premiale che posso fare sempre di più se. Io credo che in alcuni casi debba essere obbligatorio», ha detto Francesco Vaia, direttore dell'Istituto Spallanzani di Roma. «Oggi stiamo scontando i festeggiamenti dell'Europeo. Ci siamo trovati con una folla enorme senza controlli. Superiamo l'egoismo. Il green pass va dato dopo la seconda dose perchè siamo più protetti, se lo chiede all'uomo di Scienza io dico che bisogna darlo alla seconda dose». E sulla vaccinazione dei più giovani aggiunge: «Dobbiamo fare in modo che non circoli il virus, quindi bisogna vaccinare i giovani dai 12 anni su, sotto no perché abbiamo visto che contagio e malattia sono statisticamente irrilevanti». (LaPresse)