Ancona, Monsignor Spina fa visita al Palamassimo Galeazzi: «Lo sport aiuta i giovani staccandoli dalla realtà virtuale»

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ANCONA- «Bello vedere i giovani che giocano e fanno sport. L'attività sportiva educa al sacrificio, all'amicizia e alla lealtà: trovarsi insieme fa bene». Così Monsignor Angelo Spina nel corso della visita di ieri (8 marzo) al Palamassimo Galeazzi di Ancona dove l'Arcivescovo della Diocesi di Ancona-Osimo ha incontrato gli atleti e le atlete della Mantovani C5: «Lo sport stacca dal mondo virtuale e permette di stringere amicizia. Si impara, ci si rialza e si gioisce. E' una via bellissima». E' stata l'occasione per ribadire l'importanza dello sport nei giovani anche e soprattutto valorizzando la figura femminile nella giornata dell'8 marzo: «Le donne stanno avanzando verso la strada del riconoscimento del professionismo dando spettacolo nel mondo sportivo. Pensiamo alle Nazionali di calcio e pallavolo, pensiamo a Sofia Goggia nello sci. Fondamentale in questo senso l'attività che le società e le associazioni svolgono quotidianamente sul territorio». Ad accompagnarlo nel corso della visita Don Giancarlo Sbarbati, parroco del Cristo Divino Lavoratore (e presidente della Mantovani C5) da sempre coinvolto nelle varie opere di assistenzialismo, carità e sostegno verso le persone più deboli: «Il Palamassimo è un messaggio. Le problematiche dei giovani le viviamo con amarezza, quando smettono la scuola o lo sport è una sconfitta per tutti. Dovevamo far qualcosa di concreto così da essere un punto di riferimento. Il Palamassimo trasmette valori, le società sportive come la Mantovani aiutano a raccontare la vita attraverso lo sport. E' un binomio fondamentale».