Turismo sempre più techno: dal chip sottopelle per pagare al check in biometrico

Turisti a Perugia
Turisti a Perugia
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Mercoledì 12 Febbraio 2020, 17:23
Check-in biometrici in hotel e chip sottopelle al posto degli antici travellers check: la tecnologia cambia anche il turismo. Insomma, vacanze sì, ma rigorosamente 2.0. Bandite le vie del riposo convenzionale, oggi le ferie diventano scuse per cercare i luoghi più nascosti e isolarci dal mondo, magari in una tenda su un albero, andare in posti rigorosamente ‘instagrammabili’ attraverso indicazioni date in chatbot.

Di questo turismo futuribile ma non troppo si parla fino a domani a Firenze, alla Stazione Leopolda, grazie alla 12/esima edizione di Buy Tourism Online, manifestazione che raccoglie una vetrina sul turismo online e che punta quest’anno alla sostenibilità e sul rapporto con le innovazioni tecnologiche.
«La Bto – spiega l’assessore al turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo - consente di esplorare le novità di ciò che può essere messo a disposizione degli operatori del turismo e può favorire le nostre imprese. La dodicesima edizione è una scommessa vinta per la qualità, lo spessore dei contenuti e le novità proposte e conferma quanto questo appuntamento annuale sia punto di riferimento per qualsiasi impresa, pubblica e privata, che operi nel settore turistico».

La Bto 2020 è organizzata da Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana e prevede 180 speaker provenienti da 11 paesi, per un totale di 90 eventi che vogliono offrire nuove chiavi di lettura sul turismo.

Tra i temi, tra l’altro, il successo delle mete turistiche più alternative e originali, come la tenda sugli alberi o l’hotel per vivere come un eremita, e come queste vengano scelte anche in base ai social: secondo uno studio di Wyndham Destinations (holding americana di alberghi) il 22% di un campione di intervistati acquisterebbe un viaggio per la sua “Insta-worthiness”, per come apparirebbe sui social media. Non mancano panel sui pagamenti digitali: in alcune destinazioni, come la Cina, i digital wallet sono già la prima forma di pagamento, l’ente turistico di Singapore ha iniziato a promuovere attivamente i check-in biometrici in hotel, ovvero senza bisogno di passaporti o documenti, mentre la Svezia ha dichiarato guerra al cash, con oltre 5.000 cittadini ai quali è stato impiantato un chip sottopelle per le transazioni quotidiane. Pure le conversazioni sono sempre più digitali: previsto un incontro con due player leader nel settore come Volara (voice nell’hospitality) e BeSpoke (chatbot per aeroporti). Altro appuntamento quello con i tre giganti high tech cinesi: Huawei, Ctrip (la più grande piattaforma di prenotazioni asiatica), e WeChat (il social network cinese che permette anche di pagare registrando sull’account il proprio cc bancario), alle prese con le più innovative strategie per la promozione turistica online sul mercato cinese in tempi di Coranavirus.
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