Il "Daily Telegraph", uno dei quotidiani britannici più influenti del mondo, ha stilato la nuova Travel Bucket List 2023: una lista di consigli viaggio per l'anno in corso. E Non mancano novità ed esclusioni eccellenti.
Per quanto riguarda l'Italia, rispetto agli anni scorsi il quotidiano londinese ha deciso di rimuovere dalla lista due pezzi da 90 delle destinazioni turistiche italiane, Amalfi e Venezia, in favore di Tropea e Verona. Ma le sorprese non finiscono qui.
Tropea meglio di Amalfi: ecco perché
«C'è un cliché di viaggio più scontato di una villa "sulla collina sopra Positano" ad agosto?Forse.
Gli inglesi non tolgono nulla alla bellezza indiscussa dell'ex repubblica marinara, ma ne criticano i prezzi e l'eccessivo affollamento di turisti nel mese di agosto. La fama all'estero, si sa, porta i turisti. Ma c'è sempre un rovescio della medaglia.
«Venezia? Quest'anno provate Verona»
«La serenissima è sprofondata sotto il peso della sua stessa magia architettonica e delle aspettative di 20 milioni di turisti all'anno. Ma Venezia non è l'unica bella città d'Italia - si legge sul Daily Telegraph - A Verona trovi lo stesso fascino medievale nel Ponte Scaligero del XIV secolo (sul fiume Adige) e lo stesso sfarzo religioso nella Basilica di San Zeno e se hai voglia di allontanarti più lontano, il Lago di Garda, a sole 15 miglia a ovest, è più bello dell'Adriatico».
Ragioni simili a quelle che hanno motivato il pollice giù ad Amalfi, quindi anche per Venezia. A questa si suggerisce Verona come alternativa: il quotidiano britannico ricorda poi come la città sull'Adige abbia ispirato "Romeo e Giulietta", capolavoro di William Shakespeare, il più celebre dei drammaturghi del Regno di Sua Maestà.
Sorprese all'estero: fuori Barcellona e Parigi e dentro Valencia e Lione
Non mancano poi le sorprese all'estero, nella Travel Bucket List 2023 del Daily Telegraph.
Per esempio, i colleghi di Oltremanica suggeriscono ai lettori di preferire le "underdog" Valencia e Lione alle più blasonate e richieste Barcellona e Parigi. Non è una questione di soli costi, ma di scoprire città la cui ricchezza artistica e culturale passa sovente in "secondo piano" di fronte alla nomea delle illustri vicine.
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