E’ in corso di studio definitivo il percorso italiano della Route D’Artagnan, escursione fondata dall’associazione Aera, basata sulla storia di Charles de Batz de Castelmore d’Artagnan e sulla leggenda de “I tre moschettieri” di Alexandre Dumas: a cavallo da Claviere fino a Pinerolo, dove D’Artagnan condusse la “Maschera di Ferro”. Si tratta del primo percorso equestre del Vecchio continente, promosso all'unanimità dai 35 paesi votanti, con il conseguente Certificato di « Itinerario Culturale Europeo» (ECR): status ottenuto il 19 maggio 2021. Il viaggio attraversa 6 paesi: Germania, Olanda, Belgio, Francia, Spagna e Italia. Capofila del progetto nostrano, la Fitetrec-Ante Piemonte in collaborazione con il Comune di Pinerolo e l’Associazione Storica Culturale La Maschera di Ferro. “L’itinerario - ha dichiarato Salvo Manfredi, responsabile Turismo Equestre per la regione Piemonte - è stato verificato ma è necessaria una ricognizione preventiva per metterlo a sistema. Dal punto di vista tecnico il percorso è semplice, con punti di passaggio avvincenti ma non pericolosi, paesaggi mozzafiato fino a quota 2.700 metri. E’ dotato di punti di sosta modulabili in base alle esigenze di pernottamento dei componenti, garantendo al tempo stesso l’alloggio dei cavalli in scuderie federali attrezzate. Durante la tratta italiana abbiamo previsto collegamenti con il personale veterinario di zona, ipotizzando anche uno specialista in tour”. La sezione italiana della Route D’Artagnan ha una durata stimata di 3-4 giorni e passerà per: Claviere, Sauze di Cesana, Sestriere, Pragelato, Usseaux, Fenestrelle, Roure, Perosa Argentina, Villar Perosa e Pinerolo.
“Quando abbiamo cominciato a tracciare il percorso avevamo già ben chiara in mente la portata di questo progetto, per questo ci siamo avvalsi di personale altamente qualificato.
“L’Italia - ha dichiarato il Commissario Straordinario Fitetrec-Ante Mauro Checcoli - è parte attiva di un progetto che attraverso il riconoscimento a livello europeo e internazionale, favorisce la costruzione di una solida rete per la gestione del patrimonio e per la promozione del turismo culturale e sostenibile. E’ una base forte per realizzare programmi di sostegno intergovernativo ed europeo a favore delle regioni coinvolte”.
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