Nel deserto del Namib c'è una città fantasma: Kolmanskop, ex paradiso dei diamanti

Nel deserto del Namib c'è una città fantasma: Kolmanskop, ex paradiso dei diamanti
Nel deserto del Namib c'è una città fantasma: Kolmanskop, ex paradiso dei diamanti
di Francesca Spanò
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Domenica 19 Gennaio 2020, 21:28 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 12:29

Una città fantasma, sempre più amata dal turismo internazionale. Sembra quasi surreale, eppure è proprio così. Kolmanskop, che letteralmente significa “la testa di Coleman”è un fazzoletto di terra rossastra e antiche costruzioni, perso nel deserto del Namib, in Namibia meridionale, e il termine sarebbe legato a un trasportatore dall’omonimo nome. Si dice che al suo passaggio in questa zona, tantissimi anni fa, arrivò una tempesta di sabbia che rese impossibile proseguire. A questo punto non gli restò altro da fare che abbandonare il carro di buoi che conduceva, proprio accanto all’insediamento. A pochi chilometri oggi sorge la città portuale di Luderitz.

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Un paradiso di diamanti splendenti
 
Kolmanskop, non è sempre stato un luogo abbandonato appannaggio di visitatori in cerca di meraviglie non convenzionali. La sua storia ha avuto un'inaspettata primavera agli inizi del Novecento, quando l'operaio Zacharias Lewala vide un diamante mentre lavorava in questa zona e trovò conferma del potenziale locale. Come è facile immaginare, da quel momento si registrò un vero boom di arrivi da parte di minatori, soprattutto tedeschi, per sfruttarne la ricchezza. Prese forma, dunque, un vero villaggio con tanto di servizi quali un ospedale, una sala da ballo, una centrale elettrica, un teatro, una scuola e persino il primo tram. L’attività estrattiva, però, non aveva potenziale infinito e, come per molte altre città fantasma, quando la ricchezza diminuì, con l’arrivo anche della Prima Guerra Mondiale, gli abitanti scelsero altre destinazioni per vivere. Dal 1954 è stata, dunque, abbandonata e oggi i resti di quelle dimore sono invase dalle dune di sabbia e dalla nebbia che di mattina crea una atmosfera fuori dal tempo.


 
Il passato e il presente
 
L’ex paradiso minerario costruito a inizio del XX secolo, raggiunse il suo picco di attività negli anni Venti quando vi operavano circa 1200 persone. Di recente, il fotografo Thomas Froemmel ha immortalato i resti di Kolmanskop in una serie di scatti speciali che ne mostrano l’aspetto attuale. Oggi vi si può arrivare tramite la NamDeb (Namibia-De Beers) e per i turisti, quindi, è semplice organizzare ma solo dopo aver ricevuto un apposito permesso.
Questo perché si trova nella cosiddetta Sperrgebiet del deserto del Namib e in più è spesso teatro di fenomeni atmosferici violenti con relative tempeste di sabbia.

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