San Valentino, da Verona a Orvieto fino a Sulmona: ecco i luoghi per celebrare l'amore

San Valentino, da Verona a Orvieto fino a Sulmona: ecco i luoghi per celebrare l'amore
San Valentino, da Verona a Orvieto fino a Sulmona: ecco i luoghi per celebrare l'amore
di Valeria Arnaldi
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Giovedì 30 Gennaio 2020, 16:42
«Provo un incanto, in questo paese di cui non mi posso rendere conto: è come nell'amore; e tuttavia non sono innamorato di nessuno», dichiara Stendhal parlando dell'Italia. Romantico per suggestione il Paese lo è anche per storia e tradizione, letteratura e arte, tra scorci noti e altri che lo sono meno. Mete perfette per una fuga di coppia a San Valentino e non solo, tra palazzi e opere che custodiscono memorie di passioni godute, ma pure leggende, consuetudini e riti che hanno attraversato i secoli.

Dalla rosa Banksiae lutea, simbolo dell'amore ideale - cresce rapidamente e resiste in condizioni difficili - alle opere d'arte, è concepito per celebrare le varie fasi del sentimento il Giardino degli Innamorati, nel parco di Castel Trauttmansdorff, a Merano, che ospitò l'imperatrice Sissi.

IL MARMO
L'iter si apre con l'abbandono all'emozione, prosegue con la promessa - un cuore in marmo è lo scenario proposto per scambiarsi giuramenti passa poi al desiderio e al per sempre.

Ad Alassio, Savona, a celebrare il batticuore è lo storico muretto, ideato da Mario Berrino con Ernest Hemingway, impreziosito da ceramiche con riproduzioni di autografi di personaggi noti e dalle opere Les amoureux di Raymond Peynet, Innamorati di Eros Pellini, Cicogne di Umberto Mastroianni. Qui anche la cassetta della posta del concorso la più bella lettera d'amore che a San Valentino si riempie di missive da tutta Europa.

A Milano, l'appuntamento è alla Pinacoteca di Brera, per Il bacio di Francesco Hayez, opera dal simbolismo articolato, divenuta icona dell'amore romantico. L'urgenza del sentimento è misurata dalle mani di lui sul viso della fanciulla e dall'abbandono di lei, prova di un desiderio malamente celato. L'amore è in mostra pure a Mantova, a Palazzo Te, opera di Giulio Romano, commissionata da Federico II Gonzaga per vivere la sua passione con Isabella Boschetti. Nella Camera di Amore e Psiche, la storia tratta da Le Metamorfosi di Apuleio.

LA DIVINA COMMEDIA
A Gradara, Pesaro e Urbino, leggenda vuole che la Rocca medievale sia stata teatro dell'amore tra Paolo e Francesca, cantato da Dante nella Divina Commedia: «Amor, ch'a nullo amato amar perdona/mi prese del costui piacer sì forte,/che, come vedi, ancor non m'abbandona». Orvieto, dal 14 al 16 febbraio, si fa teatro con Innamorati di Orvieto. Tra gli eventi, La Luna nel Pozzo: visita al Pozzo di San Patrizio, opera di Antonio da Sangallo il Giovane, performance e una luna calata nel Pozzo, eccezionalmente aperto dalle 22.30 a mezzanotte. In un itinerario sentimentale non possono mancare le mete classiche.

Ecco Verona, con il balcone di Giulietta. Ed ecco Venezia, tra gondole e canali, sulle orme di Casanova. Senza dimenticare Roma, dal Pincio a Fontana di Trevi e alla vicina Fontana degli Innamorati, la cui acqua garantirebbe un'unione solida ai fidanzati. Il sentimento è sicuro anche alla fontana dell'Acqua Acetosa, teatro degli incontri tra Ludwig I di Baviera e Marianna Florenzi, e alla fontana Carlotta, alla Garbatella, dove bere tre sorsi porterebbe fortuna alle coppie.

Sono storia e cinema a condurre a Rocca Calascio, in Abruzzo, che conserva memoria del set di Ladyhawke, diretto da Richard Donner. «Sempre insieme, eternamente divisi. Finché il sole sorgerà e tramonterà. Finché ci saranno il giorno e la notte», è l'incantesimo chiave della storia.

I CONFETTI
Nella regione merita una tappa pure Sulmona, per il rito del bacio sotto la statua di Ovidio pare assicuri felicità alle coppie - e per i confetti, simbolo di un dolce legame. Si tramanda che porti fortuna anche l'acqua della fontana degli Innamorati di Villa Lucia, a Napoli, voluta da re Ferdinando per celebrare l'amore con Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia.

Nel marmo sono rappresentati Eros, dio dell'amore, e Imeneo, dio del matrimonio. A Vico del Gargano, in Puglia, tradizione vuole che il 14 febbraio gli innamorati mangino arance insieme. L'effetto sarebbe magico.
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