Isole Gambier: dall’altro lato del mondo, alla scoperta dei segreti di Mangareva

Perle dalle cento sfumature di colore e poi il verde intenso della natura, l'azzurro di mare e cielo e un territorio, a tratti misterioso, dove le leggende si mischiano con la realtà. Benvenuti a Mangareva, un paradiso tra le Isole di Tahiti

Isole Gambier: dall’altro lato del mondo, alla scoperta dei segreti di Mangareva
Isole Gambier: dall’altro lato del mondo, alla scoperta dei segreti di Mangareva
di Francesca Spano'
3 Minuti di Lettura
Giovedì 14 Luglio 2022, 16:54 - Ultimo aggiornamento: 16:56

C’è chi viaggia per sfuggire alla noia e chi per esplorare nuove terre e poi ci sono i viaggiatori non convenzionali, quelli che volano ai confini del globo alla ricerca di leggende, spiritualità e forse anche un po’ di se stessi. Uno dei luoghi più intensi per innamorarsi delle meraviglie del Pianeta Blu, a 1600 chilometri da Tahiti, è Mangareva, il più importante tratto di terra emersa delle Isole Gambier.

C’era una volta…

Più che di favole, questo angolo di mondo è intriso di storie mitiche e coinvolgenti.

Idealmente abbracciato da rilievi, lagune, perle e architettura religiosa, il capoluogo delle Gambier è composto da quattro isole circondate da decine di motu e abitate da non più di 1500 persone. Si racconta che sia nato quando il semidio Maui decise di sollevarlo dall’Oceano e farlo diventare terra emersa e la sua fu una saggia intuizione, visto che basta avere la fortuna di visitare la destinazione per rendersi conto di trovarsi in una delle lagune più belle dell'area.

Tra coralli e mare turchese

Lo spettacolo dei contrasti di colore è persino difficile da descrivere. Da un lato lo sguardo si perde tra acque cristalline e sabbia, dall’altro è il verde intenso della natura a farla da padrone, sullo sfondo dei rilievi circostanti. E tra le acque divise tra una svariata gamma di azzurri, spiccano rarissimi coralli. Un paesaggio ancora oggi in parte incontaminato, grazie alla scarsa densità abitativa, perfetto sia per l’avventura di una battuta di trekking che per il relax di un picnic baciati dal sole. E in questo contesto, anche il soggiorno diventa autentico, tra piccole destinazione, offerte principalmente nelle guesthouse o pensioni a gestione familiare.

Storia e spiritualità

Non solo marae, utilizzati come luoghi sacri o sociali nelle società locali pre-cristiane, ma anche testimonianze recenti legate al XIX secolo. Nel 1800, infatti, arrivarono i missionari cattolici e furono costruite chiese, conventi ed altri edifici di culto. A Rikitea, ad esempio, si trova la Cattedrale di San Michele, restaurata nel 2012, con l’altare intarsiato con madreperla iridescente.

Un souvenir per ricordare sempre questo paradiso

La perla di Mangarea è il gioiello e il ricordo più bello da riportare a casa. Con le sue cento varianti di colore, sembra riflettere la bellezza di questa terra con i fiori, il mare e il verde. Ogni pezzo è differente e per trovare il vostro preferito, vi basterà visitare l’istituto di incisione della madreperla o i negozi di perle disseminati su tutto il territorio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA