I fari dell'Isola d'Elba sono guardiani silenziosi pronti a proteggere con il loro “sguardo” luminoso, un lembo di terra emersa equamente diviso tra spazi verdeggianti e mare. In questo piccolo paradiso nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, si può dunque organizzare un itinerario lontano dai classici circuiti turistici e non perderne i più particolari.
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La costa elbana è circondata dai fari che con il loro fascino, hanno sempre svolto un ruolo cruciale nella gestione del traffico marittimo, sin dall’antichità.
Il faro di Forte Stella a Portoferraio
Si tratta di uno dei più famosi fari in Italia e s’innalza nel complesso di Forte Stella. Situato sul bastione di Grecale della fortezza portoferraiese domina l’antica città Medicea, il porto e l’intero golfo. La costruzione di quello che ben presto divenne un simbolo locale, si deve a Pietro Leopoldo, Granduca di Toscana nel 1765. La sua torre in granito è alta 25 metri e sovrasta la Villa dei Mulini, prima residenza di Napoleone durante il suo esilio.
Capo Focardo
Costruito all’interno del faro di Capo Focardo, risale al 1948 e la su torre spicca oltre sei metri sopra le mura e 32 metri sul livello del mare. Intorno al faro sembra di trovarsi in una piccola oasi naturale ricca di macchia mediterranea composta da lentisco, rosmarino, ginestra spinosa, erica, caprifoglio e cisto.
Il faro di Punta Polveraia
Serviva per far luce sul canale della Corsica, in un luogo dai tramonti mozzafiato e il panorama indimenticabile, nel territorio comunale di Marciana in cima all’abitato di Patresi.
Monte Poro
Costruito nel 1979, doveva funzionare da subito automaticamente. Quel che è certo è che ha molto fascino, perché il suo sistema luminoso permette al faro di essere visto a grandi distanze in tutta la sua bellezza.