"Cucina di mare. Ricette, chef e ristoranti dall’Argentario a Gaeta", da oggi con il Messaggero la guida ai piatti della costa tosco-laziale

"Cucina di mare", da oggi con il Messaggero il libro di ricette
"Cucina di mare", da oggi con il Messaggero il libro di ricette
di Valeria Arnaldi
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Venerdì 1 Luglio 2022, 00:59 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 12:16

Fregene, con le sue suggestioni - e memorie - da film: «È a Fregene che sono nato come regista», diceva Federico Fellini. Ponza, frequentata da Vittorio Gassman anche fuori stagione. Ostia, dove Walter Chiari amava attardarsi al sole. E così via, di meta in meta, in una tradizione, quella che lega attori e nomi dello spettacolo al mare vicino Roma, che è ben viva ancora oggi, magari nella pausa tra una ripresa e l’altra o tra più spettacoli sui palchi dell’estate. È un immaginario ricco, costruito anche da fantasie filmiche, quello del mare di Roma, nell’accezione più ampia della definizione. Sì, perché il “mare” la Capitale lo sente suo ben oltre i limiti del territorio, seguendo una geografia sentimentale più che burocratica o da contachilometri, fatta di voglia di allontanarsi dalla città e anche di gusto, con il piacere di regalarsi un pasto con vista sulle onde. È proprio all’insegna dei sapori e di questa idea “allargata” di litorale il viaggio proposto in “Cucina di Mare. Ricette, chef e ristoranti dall’Argentario a Gaeta”, a cura di Giacomo A. Dente, da oggi con “Il Messaggero” nelle edicole di tutto il Lazio e in provincia di Grosseto. Trait d’union, il “buono da mangiare”, che, come spiega Dente, accompagna «i litorali della regione di Roma, una regione che, con una piccola forzatura geografica, ma non culturale, parte dall’Argentario dell’antico Stato dei Presìdi spagnolo per arrivare al territorio di Formia dove i sapori, così come il dialetto, parlano già la lingua del Regno di Napoli».

Oltre ottanta ricette, corredate da foto a colori e indirizzi dei ristoranti nei quali provarle, compongono un racconto corale di chef in una rilettura dei piatti di mare, tra tradizione e innovazione, dagli spaghetti con telline sgusciate di Benny Gili, presso La Baia a Fregene, fino alla “norcineria di mare”, con la porchetta di pesce spada di Fish Butcher di Walter, Marco e Umberto Regolanti ad Anzio, dove si trovano pure la seconda e la terza generazione di Romolo al Porto e Alceste al Buon Gusto.

E ancora, dai calamari arrosto, salsa di radici ed erbe di Gianfranco Pascucci da Pascucci al Porticciolo a Fiumicino fino al carpaccio di tonnetto con fragole, timo e vinaigrette di framboise di Stefano Chinappi da Chinappi a Formia e altri, a inseguire più idee di cucina, capaci di stregare occhi e palato, con la “carezza” del noto o, invece, la sorpresa dell’inusitato.

In una attenta selezione di indirizzi e piatti, il volume diventa così spunto pure per una o più gite golose. Max Giusti è “stregato” da Ponza: «La conosco bene grazie ad amici, ho un mio rifugio lì, “A Casa di Assunta”, gestito da Assunta, che è cuoca e padrona di casa. Si mangia davvero bene, è un presidio slow food. Consente di scoprire l’anima isolana, meno turistica e più intensa».

Luca Ward, grande navigatore, racconta: «Sono nato a Ostia e lì mi sono sposato la prima volta, per il secondo matrimonio ho scelto Fregene, dove ho vissuto quattro anni. Sono profondamente legato al mare. Nel Lazio è straordinario. Amo le isole pontine, sono spettacolari, valgono diecimila viaggi e sono a un’ora, un’ora e mezzo di navigazione da Roma». Più orizzonti vicini, a sollecitare anche una riflessione sul sentimento del mare, di cui la tavola sa farsi metro, tra ricerca di relax e desiderio di avventura.

Tra indirizzi e piatti tutti da provare - anche mettendosi ai fornelli - la guida, che riunisce oltre ottanta ricette, accompagnate da fotografie a colori, per un totale di 128 pagine, da oggi, sarà nelle edicole di tutto il Lazio e anche in provincia di Grosseto. Il prezzo è di 3,60 euro, oltre al costo del Messaggero, cui è abbinata.

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