Papa Francesco il primo a vaccinarsi in Vaticano: arrivate le dosi Pfizer

Papa Francesco il primo a vaccinarsi in Vaticano: arrivate le dosi Pfizer
Papa Francesco il primo a vaccinarsi in Vaticano: arrivate le dosi Pfizer
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 13 Gennaio 2021, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 16:44

Città del Vaticano - In Vaticano sono finalmente arrivati i vaccini Pfizer-BionTech. Papa Francesco - stamattina impegnato con l'udienza generale del mercoledì nel palazzo apostolico, senza folle e in diretta streaming per limitare il rischio dei contagi - è stato il primo cittadino vaticano a ricevere la prima dose di vaccino, ancora prima delle categorie protette come infermieri, medici, gendarmi. 

Nei giorni scorsi lui stesso aveva annunciato che si sarebbe sottoposto alla immunizzazione: «Io credo che eticamente tutti debbano prendere il vaccino, è un'opzione etica, perché tu ti giochi la salute, la vita, ma ti giochi anche la vita di altri» aveva detto in una intervista a Canale5.

 

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Allo stesso modo verrà vaccinato anche il Papa emerito, 93 anni, reduce sette mesi fa da una brutta infezione virale al viso.

Anche Ratzinger ha chiesto di essere vaccinato e si è iscritto al piano di vaccinazione che ha preparato il Fondo Assistenza Sanitaria vaticana diretto dal professor Andrea Arcangeli. Il segretario storico del Papa emerito, monsignor Georg Gaenswein ha fatto sapere che si vaccineranno anche tutti coloro che vivono conf Ratzinger al monastero Mater Ecclesiae. 

Papa Francesco si è più volte pronunciato contro i no-vax. «C'è un negazionismo suicida che io non saprei spiegare, ma oggi si deve prendere il vaccino» ha affermato, aggiungendo alcuni ricordi personali a sostegno della campagna dei vaccini. 

«Quando ero bambino  ricordo che c'è stata la crisi della poliomelite e tanti bambini sono poi rimasti paralitici per questo e c'era la disperazione per fare il vaccino. Quando è uscito il vaccino te lo davano con lo zucchero e c'erano tante mamme disperate… poi noi siamo cresciuti all'ombra dei vaccini, per il morbillo, per quello, per quell'altro, vaccini che ci davano da bambini… Non so perché qualcuno dice: 'no, il vaccino è pericoloso', ma se te lo presentano i medici come una cosa che può andare bene, che non ha dei pericoli speciali, perché non prenderlo?».

 

In Vaticano la campagna è stata annunciata nei giorni scorsi e le disposizioni interne sono arrivate con una circolare del 7 gennaio dal Governatorato, l'ente cui fa riferimento il Servizio di Sanità e di Igiene dello stato vaticano.

Nel frattempo il Governatorato - dal quale dipende il servizio sanitario - si è rafforzato con due nuovi infermieri, spostando al medesimo tempo la ex caposala a coordinare le attività mediche ai Musei Vaticani.

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