Città del Vaticano - Il cardinale Marc Ouellet interviene per sminuire l'esistenza di una fronda interna che spinge per depotenziare il pontificato di Francesco. «L’opposizione nella Chiesa esiste. Ci sono gruppi ai quali piace il Papa ad altri meno. Va bene, pazienza. Ci sono delle sensibilità diverse anche nella Chiesa queste non sono sufficienti per fare uno scisma. Non ci sono differenze dottrinali tali da giustificare un’altra scissione». Il Prefetto della Congregazione per i Vescovi ne parla a Tv2000. Per il cardinale «opporre i due pontefici è un non senso perché lo Spirito Santo ha una continuità nelle sue scelte. Avevamo bisogno di una chiarezza dottrinale che Papa Benedetto XVI ci ha dato ma c’era bisogno anche di una vicinanza al popolo più concreta come quella che Papa Francesco ci sta dando».
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Il cardinale Ouellet ha poi affrontato il nodo del Sinodo sull’Amazzonia: «Durante il Sinodo abbiamo parlato dei viri probati e non del celibato. In Amazzonia 27 milioni di persone vivono in città e 2,5 milioni sono indigeni dispersi. Quindi la Chiesa che pensa alla pastorale dell’Amazzonia non deve impostare tutto soltanto sulle Regioni distanti. In Amazzonia serve una pastorale urbana e questo non è venuto fuori sufficientemente. In questo senso i risultati del Sinodo sono una delusione».
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