Papa: «Chiedo perdono a chi si è sentito offeso dalle Pachamama, statue ripescate dal Tevere»

Papa: «Chiedo perdono a chi si è sentito offeso dalle Pachamama, statue ripescate dal Tevere»
Papa: «Chiedo perdono a chi si è sentito offeso dalle Pachamama, statue ripescate dal Tevere»
di Franca Giansoldati
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Venerdì 25 Ottobre 2019, 19:22

Città del Vaticano - Papa Francesco ha chiesto perdono se le statuette indigene che raffigurano una donna incinta hanno offeso tanti fedeli nel mondo. Intervenendo ai lavori del sinodo sull'Amazonia, questo pomeriggio, ha preso la parola per annunciare che le Pachamama - questo il nome che gli indios danno alla Madre Terra -  sono state ripescate dal Tevere. Erano state rubate alcuni giorni fa dopo un blitz da parte di due sconosciuti che poi le avevano gettate nel fiume.

Statuetta di una donna incinta agita il Sinodo: la divinità Pachamama dell'Amazzonia gettata nel Tevere

«Vi vorrei dire una parola sulle statue della Pachamama che sono state tolte dalla chiesa nella Traspontina, che erano lì senza intenzioni idolatriche e sono state buttate al Tevere. Prima di tutto questo è successo a Roma e come vescovo della diocesi io chiedo perdono alle persone che sono state offese da questo gesto».

Non si sa chi abbia ripescato le statue anche se una volta portate al sicuro sono state affidate al Comandante dei Carabinieri. «Al momento la notizia è riservata e le statue sono custodite nell’ufficio del Comandante dei Carabinieri italiani». Non è escluso che le statue possano essere  esposte durante la Santa Messa di chiusura del Sinodo.

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