Virus, sindaco denuncia: «C'è chi cerca
di vendere false vaccinazioni»

Virus, sindaco denuncia: «C'è chi cerca di vendere false vaccinazioni»
di Selenio Canestrelli
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Mercoledì 3 Febbraio 2021, 09:56


CITTÀ DELLA PIEVE Il primo contatto avviene al telefono, scegliendo bene le proprie vittime, anziane, proponendo loro di passare da lì a breve per somministrare il nuovo vaccino anti Covid-19. Ma è una truffa. Al punto che il Comune, appena venuto a conoscenza di finte telefonate, ha dato subito l’allarme mettendo soprattutto gli over 80 sul chi va là. 
Proprio quella fetta di popolazione della regione, che in base al calendario nazionale delle somministrazioni del vaccino, dovrebbe sottoporsi alla somministrazione a partire dall’8 febbraio, chiaramente solo e attraverso i canali sanitari ufficiali. «Avvertiamo tutta la cittadinanza che non è attivo alcun servizio di somministrazione della vaccinazione anti-Covid a domicilio – fa sapere l’amministrazione pievese - Sia lo stesso Comune che le forze dell’ordine hanno ricevuto diverse segnalazioni circa telefonate arrivate ad anziani, ai quali si proponeva di fissare un appuntamento per effettuare la vaccinazione nella propria abitazione».
«Chiunque riceva telefonate o qualora qualcuno si presenti presso il vostro domicilio proponendo tale servizio, non aderisca e non esiti a contattare le autorità preposte - fanno sapere ancora dal Comune -. Chiediamo a tutti di contribuire a divulgare il problema soprattutto a tutela delle persone anziane e fragili che più facilmente corrono il rischio di essere raggirate». 
Insomma, anche in momenti difficili e complicati come questi della pandemia c’è chi non si ferma davanti a nulla e cerca di trovare qualsiasi modo pur di raggirare i più deboli. E non è da escludere che chiamate di queste tenore siano già arrivate anche in altre zone della regione.
Nella zona del Trasimeno tentativi di truffa sfruttando l’emergenza causata dalla pandemia si sono già avuti. Come le segnalazioni di persone sospette che si aggiravano vicino alle abitazioni degli anziani facendosi passare per addetti alla distribuzione di mascherine. Per non parlare anche di segnalazioni di ignoti riguardo la possibilità di fare tamponi anti-covid a domicilio

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