Vaccino, stop a 14mila dosi. A vuoto quasi 2500 prenotazioni

Vaccino, stop a 14mila dosi. A vuoto quasi 2500 prenotazioni
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Martedì 16 Marzo 2021, 08:00

PERUGIA - Dopo quattro giorni di fibrillazioni e di fughe dai centri di somministrazione, anche l’ Umbria ha optato per sospendere il vaccino AstraZeneca. Tra venerdì e sabato, in quasi 800 hanno disertato l’appuntamento con l’iniezione della prima dose. Ciononostante, la campagna va avanti con 2.187 inoculazioni eseguite ieri, 198 a personale scolastico, 117 ad addetti delle forze dell’ordine, e 1.424 richiami effettuati. Tutto questo in presenza di un virus che continua a fare vittime, ieri altre nove, e a occupare posti in ospedale.
La comunicazione lapidaria è arrivata poco dopo le 19. «La Regione Umbria ha sospeso tutte le somministrazioni del vaccino AstraZeneca a seguito delle disposizioni dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) che ne ha deciso il divieto di utilizzo, in via precauzionale e temporanea, su tutto il territorio nazionale». A quello sostanziale in pratica deciso dagli utenti, ha fatto seguito quello formale che ha indotto il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, a informare i referenti dei punti vaccinali territoriali e ospedalieri. Al tempo stesso, sono state mobilitate Umbria Salute e Umbria Digitale, le due agenzie referenti dal punto di vista sanitario-tecnologico anche per tale fase emergenziale, per l’invio tempestivo di sms o mail agli assistiti che risultavano prenotati con AstraZeneca per oggi e domani, comunicando loro di “non presentarsi per la vaccinazione”. Considerando le prenotazioni fin qui elaborate dal sistema, restano in stand-by 354 addetti delle forze dell’ordine e 18.381 dipendenti della scuola. «L’Aifa – si aggiunge dalla Regione - renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose». Rispetto alla presunta deperibilità delle dosi disponibili (circa 14mila) il commissario D’Angelo ha chiarito che il preparato AstraZeneca per le sue caratteristiche si conserva per 6 mesi. «In questa fase non è stato buttato nessun vaccino tra quelli messi a disposizione domenica e nei 2 giorni precedenti, non avendo bisogno di congelazione ma di una conservazione che avviene in frigorifero tra i 2 e gli 8 gradi centigradi». Prima della decisione di sospendere le somministrazioni di tale marca, sulle defezioni dei giorni scorsi, è stato comunicato che venerdì su 2.500 somministrazioni prenotabili si sono vaccinati in 2.000 cittadini; sabato 1.430 su 1.700. Domenica, invece, a fronte di 2500 posti lasciati a disposizione del personale scolastico, i cui appuntamenti erano già fissati per aprile e maggio, si sono prenotate meno di 100 persone. Ieri intanto, 2.187 le dosi iniettate, tra cui 1.424 richiami col totale immunizzati salito a 24.394, pari al 2,77% della popolazione. Il maggior numero di iniezioni, 925, è stata effettuata alla categoria over 80, 642 (quasi tutte seconde dosi) a personale sanitario. Intanto si avvicina il vax-day anche per i settantenni dopo il primo incontro, in Regione, coi rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici di base con l’obiettivo di definire tempi e modalità della vaccinazione dei cittadini tra i 70 e i 79 anni. «La categoria ha dato ampia disponibilità per organizzare interventi capillari regionale», ha spiegato l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. «Le somministrazioni potranno avvenire in ambulatorio o nelle Aggregazioni funzionali territoriali grazie a un accordo in fase di definizione che sarà oggetto di un prossimo incontro».
Quanto al contagio, i dati del lunedì restituiscono il solito quadro interlocutorio a livello di contagio, con 66 casi diagnosticati a fronte di 956 tamponi, 645 dei quali processati con test molecolari (10,2%).

Si contano anche 169 guariti e dopo 40 giorni gli attualmente positivi sono di nuovo scesi sotto seimila (5.987). Si contano però altri 9 decessi, due dei quali di pazienti residenti a Magione, gli altri ad Arrone, Città di Castello, Deruta, Foligno, Marsciano, Perugia e Spoleto. Si contano 5 pazienti in meno in intensiva (74) e altrettanti in più in area medica, 407 il totale. Sono intanto saliti a 16 i comuni da zona rossa, con l’incidenza che resta elevata a Bastia (405), si sta abbassando ad Assisi (246), è stabile a Terni (223,5).

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