Vaccini ai settantenni al via entro martedì
L'esperto: «Le premesse per la zona bianca»

Vaccini ai settantenni al via entro martedì L'esperto: «Le premesse per la zona bianca»
di Fabio Nucci
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Venerdì 26 Marzo 2021, 09:48

PERUGIA Avviare la profilassi anti Covid dei settantenni entro martedì e partire, subito dopo, con quella degli estremamente fragili di ogni età, purché sopra i sedici anni. La bozza della rimodulazione del piano regionale vaccinale è pronta per la firma della governatrice Donatella Tesei che dovrebbe arrivare oggi, limati gli ultimi dettagli. Intanto, sono altre 2.615 le persone vaccinate. Sullo sfondo, un virus in ritirata con 113 nuovi casi giornalieri, il minimo da prima di Natale, senza considerare i giorni festivi. Per il fisico sperimentale Luca Gammaitoni, il miglior viatico per diventare “bianchi” in estate.
VACCINI, LA RIMODULAZIONE
L’obiettivo è vaccinare i primi soggetti “estremamente fragili” entro la prossima settimana, appena gli elenchi di tali assistiti forniti dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta saranno validati da Umbria Digitale. Subito dopo saranno aperte le prenotazioni. Stando a quanto filtra da Palazzo Donini, la profilassi riguarderebbe tutti i candidati in tale condizione di età superiore ai 16 anni. Ma in tale tornata di immunizzazioni rientrerebbero, indirettamente, anche gli under 16, con la campagna che, infatti, si rivolgerà anche ai cosiddetti “caregiver”: l’obiettivo è creare una sorta di cortina di ferro intorno ai minorenni fragili, vaccinando chi si prende cura di loro. A tali assistiti, se in grado di raggiungere il centro vaccinale, sarà somministrato il farmaco Pfizer, altrimenti il Moderna con la profilassi che in quel caso sarebbe gestita dal medico di famiglia. Si calcola che ognuno di loro, in media, possa avere in carico tra gli 80 e i 90 pazienti fragili a testa. Altre categorie, come soggetti dializzati o pazienti oncologici in terapia day hospital, saranno gestite dai servizi cui sono in carico. Per quanto riguarda le persone tra i 70 e i 79 anni, come anticipato dal Messaggero, la vaccinazione sarà gestita tramite contatto diretto tra medico di medicina generale e assistito cui saranno iniettate dosi AstraZeneca, previa verifica dell’eventuale anamnesi. Compatibilmente con la disponibilità di tale antidoto, l’intenzione della Giunta regionale è avviare la somministrazione entro martedì.
Intanto, ieri altre 2.615 persone che ieri hanno ricevuto la prima dose, cui si aggiungono 580 richiami. Sono 34.562 coloro che hanno completato il ciclo, quasi il 4% della popolazione; 88.316, il totale che ha ricevuto almeno una dose.
IL CONTAGIO

Il fisico sperimentale dell’UniPg, Luca Gammaitoni, ha usato una metafora calcistica per spiegare la situazione epidemica umbra, assimilando l’Umbria a una squadra prima in classifica, nel campionato della lotta al Covid. «Dobbiamo amministrare il vantaggio accumulato per arrivare prima possibile allo scudetto che è diventare zona bianca».

Un obiettivo che la regione potrebbe raggiungere entro l’estate a patto di non incorrere in errori già commessi, specie ora in vista della Pasqua. «Non dobbiamo fare come a Natale quando i contagi sono aumentati subito dopo le feste probabilmente per comportamenti non corretti tenuti in quel periodo. Dobbiamo fare tesoro di quell’esperienza». La discesa della curva epidemica da qualche giorno è accompagnata da contagi in fase di contenimento (ieri 113 nuovi casi) e ospedalizzazioni in discesa. I degenti ordinari sono scesi a 375 (-7), le terapie intensive a 63 (-3) con 4 ingressi del giorno. In ribasso anche i casi letali: ieri tre vittime (2 a Città di Castello, una a Spoleto) con la media mobile scesa a 6,4. Dati accompagnati dalla riduzione degli attualmente positivi arrivati a 5.17 con 77 unità in meno. «I contagi stanno diminuendo in maniera più o meno uniforme in tutta l’Umbria – aggiunge Gammaitoni - e anche dove c’era qualche preoccupazione in più, come Terni, Città di Castello e Spoleto, il picco sembra superato. Dobbiamo puntare ad avere pochi contagi e tante persone vaccinate per arrivare all’estate con numeri da “zona bianca”».

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