Vaccini, da oggi preadesioni per la fascia 12-15 anni
in arrivo 140mila dosi, cinquantenni coperti al 50%

Vaccini, da oggi preadesioni per la fascia 12-15 anni in arrivo 140mila dosi, cinquantenni coperti al 50%
di Fabio Nucci
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Sabato 5 Giugno 2021, 08:56

PERUGIA L’annuncio dell’ingresso dell’Umbria in zona bianca è accompagnato da indicatori in costante riduzione, con 27 comuni Covid free e 39 che nell’ultima settimana non hanno certificato nuovi contagi. Ieri solo 29 nuovi positivi, col dato settimanale (180 casi) che riporta al 29 settembre. «L’andamento dei nuovi casi si conferma in costante riduzione», spiegano gli esperti del Nucleo epidemiologico regionale la cui stima di Rt, al pari di quella della Cabina di regia, resta stabilmente al di sotto del valore di 1. Un andamento epidemico accompagnato da una campagna vaccinale che oggi apre anche ai teen agers, con la fascia 12-15 anni che potrà preaderire alla profilassi. Oltre novemila in un giorno e mezzo, i cinquantenni che hanno ricevuto la prima dose.
Da settembre a giugno, il tempo di un anno scolastico e di due pesanti ondate epidemiche che oggi lasciano spazio a numeri in continua discesa. L’incidenza cumulativa, ad esempio, come calcolato dal Nucleo epidemiologico, conferma una stabilizzazione verso il basso (28 casi per 100mila abitanti) e un maggior allineamento anche tra i distretti, fatta eccezione per l’Alto Tevere. «Continua a mostrare un’incidenza più alta (116), ma gli altri hanno valori inferiori a 50», si rileva nel report settimanale nel quale al 3 giugno figuravano solo due comuni da “zona rossa”, Citerna e Piegaro, entrambi con meno di 5mila abitanti. «In particolare Piegaro è stato oggetto di una specifica strategia di testing mirata ad un approfondimento all’interno di un cluster». Ieri Citerna, Piegaro e Giove sono rimasti sopra la soglia, con casi settimanali in lieve risalita a Città di Castello, Gubbio e Gualdo Tadino. Si registra un decesso a Terni. «Si consolida verso il basso anche la quota dei positivi sui nuovi tamponi, a conferma dell’adeguata azione di tracciamento dei casi in tutto il territorio regionale». Ieri quasi 5mila, 1.640 processati con test molecolare e un’incidenza dell’1,77%. «Anche l’andamento regionale dei tassi di incidenza per classe d’età conferma una sostanziale stabilità del dato, sempre inferiore a 200 casi per 100.000 abitanti, con maggiori oscillazioni tra la popolazione più giovane (3-18 anni) con incidenze superiori alla media regionale. Per contro la popolazione con 70 anni e più conferma incidenze sempre inferiori al dato medio regionale».
Il focus della Cabina di regia evidenzia sempre 53 focolai e 84 contagi non collegati a catene epidemiche note. Sotto il 10% ormai l’occupazione dei posti letto ospedalieri in area medica (9%) e terapie intensive (5) dove figurano rispettivamente 52 e 6 pazienti. In calo anche l’indice Rt, passato da 0,85 a 0,66 livello che si era registrato a fine novembre.
Intanto va avanti la profilassi anti-Covid alimentata da un piano consegne che a giugno dovrebbe vedere arrivare in Umbria circa 190mila dosi. Da somministrare anche ai quarantenni per i quali le somministrazioni inizieranno a metà mese. Vanno avanti quelle per i cinquantenni con 9.130 dosi somministrate in un giorno e mezzo con la copertura per la prima dose al 42%. «Alla data del 3 giugno – si rileva dalla Regione – l’Umbria si attesta al IV posto nel rapporto dosi somministrate/popolazione con 62.680 iniezioni ogni 100.000 abitanti». Alle 8 di ieri, i vaccinati con prima dose erano 381.319, con ciclo completo 179.630. Ma nell’ultimo aggiornamento del Ministero, sono ormai state superate le 550mila dosi iniettate in totale. Da oggi, inoltre, dopo che Aifa ha esteso l’indicazione terapeutica del vaccino Pfizer fino agli over 12, aprono le preadesioni per la fascia 12-15 anni tramite il portale istituzionale. «La vaccinazione degli adolescenti rappresenta un’ulteriore tappa nella limitazione della diffusione del Covid – si osserva - che in questa fascia della popolazione circola in modo asintomatico o paucisintomatico rendendo così ancora più difficile l’adozione di misure di contenimento dell’infezione».

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