Lotta al Covid, caccia a 149mila no vax

Lotta al Covid, caccia a 149mila no vax
di Fabio Nucci
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Venerdì 27 Agosto 2021, 08:33

PERUGIA Da una parte le evidenze di una curva del contagio tenuta sotto controllo dalle vaccinazioni, dall’altra quel 19% di contagi che nella scorsa settimana hanno interessato persone che la profilassi l’avevano completata da più di 15 giorni. Sono i segnali dell’attuale fase epidemica, sintetizzati nel report settimanale del Nucleo epidemiologico regionale, curato dagli esperti Carla Bietta e Marco Cristofori. Il virus intanto sembra allentare la presa nella fascia 14-18 anni mentre i casi risalgono nella fascia 11-13 e 45-59. La profilassi intanto prosegue con circa 623.000 persone che hanno ricevuto almeno una somministrazione mentre i “no vax” sono 149mila.
L’analisi del Nucleo epidemiologico, al 25 agosto, conferma l’andamento discendente dei contagi con la curva in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente e la media mobile a sette giorni decrescente. Un quadro che cambia di poco considerando il bollettino diramato ieri che indica 164 nuovi positivi (dato giornaliero più elevato dal 18 agosto) che riporta sopra 700 i casi settimanali (749), ma comunque in discesa del 6,5% rispetto al periodo 13-19 agosto. Un trend confermato dall’indice RDt, di replicazione diagnostica: «Descrive l’intensità dello sviluppo della frequenza di casi riconosciuti come positivi nella popolazione – spiegano Bietta e Cristofori - e viene calcolato in base alla data della diagnosi di positività e non in base alla data di inizio sintomi collegati al CoVid-19. Al 25 agosto era 0,80». Un dato confortante considerando che intorno al 20 luglio aveva superato 4. Si è ridimensionata, rispetto alla settimana precedente, anche l’incidenza cumulativa arrivata a 81 casi per 100mila abitanti, con un valora maggiore (92,17) nella Usl Umbria 2. Considerando i distretti, solo la Valnerina ha un indicatore da “zona rossa” (oltre 200 casi) mentre Alto Tevere e Narni-Amelia superano i 100 casi e solo Assisano e Trasimeno sono sotto la soglia dei 50 casi». A livello locale, l’incidenza più alta la presentano Norcia, Attigliano, Otricoli, Costacciaro, Montegabbione, Penna in Teverina e Giano dell’Umbria, comuni tutti con meno di 5mila abitanti. Il bollettino di ieri segnala cluster possibili a Gualdo Cattaneo (+9 casi in un giorno), Panicale (+5), mentre il bilancio dei contagi cresce ancora a Orvieto (+5), Torgiano (+3,) Sellano (+3), Norcia (+1) e Montegabbione (+6). Quanto alle fasce d’età, i contagi sembrano concentrarsi nella fascia 14-24 anni, anche se nell’ultima settimana si riscontra un leggero aumento nella classe 25-44 anni. «Il fatto che non ci sia, al momento, una crescita esponenziale repentina dei casi e che il rapporto tra i casi e gli indicatori di gravità si sia molto ridotto rispetto al passato – spiegano Bietta e Cristofori - fa ragionevolmente pensare che la vaccinazione, ormai consistente su gran parte della popolazione over 12, rallenti fortemente sia la diffusione ma soprattutto la gravità della malattia». Fra i soggetti risultati positivi dal 16 al 22 agosto, il 58% non era vaccinato, il 16% ha ricevuto una sola dose, il 7% è immunizzato da meno di 15 giorni mentre il 19% ha completato il ciclo da più di 15 giorni. Aspetto, quest’ultimo, che più inquieta considerando, ad esempio, il caso di una docente vaccinata da tempo con entrambe le dosi AstraZeneca e ammalatasi una settimana fa con febbre alta e tosse: non è stato comunque necessario il ricovero e la guarigione procede spedita. I dati sui ricoveri confermano, infatti, che per la maggior in terapia intensiva vanno soggetti non vaccinati (6 su 8) mentre in area medica, pur essendovi 28 soggetti su 54 immunizzati, nella maggior parte si tratta di over 60 con sintomatologia relativamente lieve. «Il vaccino ha comunque garantito loro una protezione tale da evitare il ricorso alla terapia intensiva», spiegano gli esperti del Nucleo epidemiologico.
A proposito di profilassi, i numeri conducono verso una progressiva copertura della popolazione con 623.000 assistiti che hanno ricevuto almeno una dose, 12.393 si sono prenotati, in 4.600 hanno rimandato l’appuntamento e circa 149.000, il 18,9%, non hanno aderito. Nella fascia 12-19 anni, prima dose per 33.920 (53,5%) ragazzi, cui si aggiungono 2.948 prenotati e 1.070 gli aderenti che hanno rinviato l’appuntamento. L’aggiornamento pomeridiano degli open data governativi, intanto, indica che gli immunizzati ora sono 550mila pari quasi al 70% degli over 12.



 

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