Vaccino antinfluenzale, tutti in fila dal medico. In campo anche le farmacie

Vaccino antinfluenzale, tutti in fila dal medico. In campo anche le farmacie
di Luca Benedetti
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Venerdì 19 Novembre 2021, 09:19 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 09:19

PERUGIA Pronti, via si corre. Da una parte la terza dose anti Covid e dall’altra il vaccino antinfluenzale. Tutti in fila dal medico di famiglia per la copertura contro i tradizionali virus dell’inverno.
«C’ è una grande richiesta delle vaccina antinfluenzale-spiega Leandro Pesca, segretario per la provincia di Perugia della Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina generale- una inchiesta che non è soltanto per gli over sessanta e per le categorie a rischio. Naturalmente il vaccino antinfluenzale diventa ancor più strategico in un momento come questo, cioè in presenza di pandemia, perché permette non solo di difendere soprattutto le persone più fragili dalle complicanze dell’influenza stagionale, oltre che utile per semplificare diagnosi e gestione dei nuovi casi sospetti di Covid-19. Tra l’altro il commissario Massimo D’Angelo ci ha specificato che la somministrazione può essere fatta sia per l’antifluenzale che per il vaccino anti Covid senza problemi». La campagna vaccinale contro il virus inverale andrà avanti fino a metà gennaio. E quest’anno i vaccini ci sono anche in farmacia al contrario di quello che è accaduto lo scorso anno.
Lo conferma Augusto Luciani, presidente regionale di Federfarma. «Lo scorso anno-spiega Luciani-eravamo arrivati a rifiutare quelle poche confezioni di vaccino che erano destinate a ogni farmacia per evitare situazioni molto complicate da gestire, immaginate quello che poteva essere per gli assembramenti. Quest’anno i vaccini ci sono. La Regione ne ha ordinate 220mila dosi per gli over 60. In farmacia non solo-aggiunge Luciani- ci sono le dosi per i vaccini antinfluenzali, ma ci sono anche i medici in farmacia che possono somministrare il vaccino antinfluenzale».
Una linea vaccinale che si unisce a quella contro il Covid-19. Ancora Luciani: «I nostri farmacisti hanno effettuato dei corsi specifici per poter inoculare il vaccino. Basta presentarsi in farmacia con la ricetta del medico di famiglia e chiedere se c’è un farmacista che può effettuare la somministrazione. Per le vaccinazioni Covid si parte il primo dicembre e sono circa 130 le farmacie che hanno farmacisti in grado di somministrare le dosi del vaccino anti coronavirus».
CHI PUÒ FARLO GRATIS
La somministrazione gratuita dal medici di famiglia o dal pediatra di libera scelta del vaccino antinfluenzale riguarda le persone con più di 60 anni, bambini e adulti con patologie croniche, donne in gravidanza e persone che, per la propria attività professionale, devono evitare di contrarre l’influenza.
NIENTE SENTINELLE
L’Umbria, secondo l’Istituto superiore della sanità, è una delle sette regioni (Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Campania, Basilicata, Calabria, Sardegna, le altre) che non ha attivato la sorveglianza Influnet, cioè la rete che con medici di famiglia, pediatri, referenti delle Asl e dei laboratori, monitora (sorveglianza epidemiologica e virologica) l’andamento del virus influenzale.
VERTICE REGIONE SINDACATI
Proroga dei contratti in scadenza, assunzioni e stabilizzazioni, rilancio della contrattazione decentrata e premialità Covid: sono i temi al centro del confronto tra Regione e sindacati della sanità che l’altro giorno è ripartito a palazzo Donini, dopo la riapertura dello stato di agitazione del personale. «Abbiamo accolto l’invito a riavviare un percorso di confronto, ma la mobilitazione resta in campo sino alla chiusura di un accordo soddisfacente - spiegano in una nota Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, Nursing Up e Fials dell’Umbria - Al tempo stesso, visto che la giunta ha preadottato un piano sanitario che nessuno conosce, chiediamo che si apra su questo un immediato confronto, con le organizzazioni sindacali, le istituzioni locali e gli attori territoriali».

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