Perugia, accoltella l'amministratore di condominio: «La tua ragazza ci ha portato il Covid». L'uomo è grave

Perugia, accoltella l'amministratore di condominio: «La tua ragazza ci ha portato il Covid». L'uomo è grave
di Egle Priolo
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Maggio 2021, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 09:21

PERUGIA - «Ci hai portato il Covid e vai in giro? Vattene via». È questo il tono dell'insulto, tra razzismo e voglia di attaccar briga, indirizzato alla fidanzata dell'amministratore di condominio che, a Perugia, ha scatenato la discussione finita con le tre coltellate che lo hanno portato in ospedale.

Mario Biondo, c'è un indiziato: usò il profilo Twitter del cameraman la notte in cui morì

Così, infatti, secondo le ultime ipotesi investigative, il giovane magrebino dal coltello fin troppo facile ha apostrofato davanti al bar il quarantenne, in compagnia della ragazza di origini asiatiche. E l'uomo ha reagito, ha difeso la compagna a cui è legato da anni. Non ha paura, è abituato a discutere con i balordi, contro cui combatte da quando gestisce alcuni dei condomini più difficili della zona. Ma la sua reazione, quella discussione di quasi dieci minuti secondo la registrazione delle telecamere di sicurezza, evidentemente ha spiazzato e stancato lo straniero. Che, forse a corto di altri argomenti, ha ben pensato di tirare fuori il coltello. E di colpire il quarantenne al cuore, all'addome e a un braccio. Una violenza ancora più inquietante visto che i due non si conoscevano: lo avrebbe confermato ieri mattina la stessa vittima ai carabinieri che sono andati ad ascoltarlo nel reparto di Cardiochirurgia in cui è ricoverato dopo l'intervento al cuore. Ancora non si è ripreso del tutto, la prognosi è tuttora riservata, respira grazie a una maschera per l'ossigeno, ma sta lottando per recuperare. Lottando come ha fatto venerdì pomeriggio davanti a quel bar di via della Pescara, parlando per difendere la fidanzata da offese gratuite, vili e immotivate. E per cui è stato ferito, rischiando la vita, praticamente da uno sconosciuto. Come sarebbe potuto accadere a chiunque.
È anche per questo, con il terrore di un violento armato che gira in città, che i carabinieri della Compagnia di Perugia, diretti dal maggiore Pierluigi Satriano e coordinati dal pubblico ministero Manuela Comodi, sono impegnati con determinazione nella sua ricerca, non lasciando nulla di intentato.


Intanto, proseguono le manifestazioni di solidarietà alla vittima di un atto così folle.

Come i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Michele Nannarone, Riccardo Mencaglia, Paolo Befani e Fotinì Giustozzi che parlano di «ferma condanna». «Nell’apprendere con sollievo il miglioramento delle sue condizioni di salute – scrivono, rivolti all'amministratore -, ci stringiamo solidali intorno a lui e alla sua famiglia, sperando che possa tornare quanto prima alla sua vita e ai suoi affetti e continuare a portare avanti con immutata passione il suo impegno per la sicurezza e la vivibilità del quartiere di via della Pescara, la cui importanza è ben testimoniata dalla vicinanza e solidarietà degli abitanti e della città intera». E ieri, dopo l'incontro con i carabinieri, in ospedale sono arrivati anche l'avvocato Luca Maori e il collega Luca Valigi, amico della vittima. Non solo per offrirgli un supporto e un appoggio, ma per assisterlo dal punto di vista legale in questo momento di difficoltà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA