Delicati, il medico folignate No vax al paziente poi morto per Covid: «Non andare in ospedale». Le intercettazioni dei Nas

Nella foto d'archivio un reparto di Rianimazione Covid
Nella foto d'archivio un reparto di Rianimazione Covid
di Luca Benedetti
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Domenica 10 Luglio 2022, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 09:38

FOLIGNO Sono state le intercettazione dei carabinieri del Nas di Torino a inguaiare il medico di famiglia folignate, Giuseppe Delicati, che finito in carcere (prima di uscire è passato per i domiciliari)per le esenzioni facili sul fronte della vaccinazioni, è anche accusato di omicidio colposo per la morte, di Covid, di un suoi assistiti che non era stato mai vaccinato.
Secondo la Procura piemontese, il medico consigliava ai pazienti affetti da Coronavirus di non andare in ospedale. E sosteneva che il vaccino facesse, addirittura, ammalare. Questo era emerso dagli atti dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Edmondo Pio. L’ultima accusa è stata cristallizzata nel momento in cui Delicati, una volta lasciato i domiciliari, è stato raggiunto da un provvedimento di divieto di dimora e di avvicinamento a Torino.
Nelle carte dell’inchiesta, rese note delle scorse settimane da La Stampa, c’è un dialogo con il figlio del paziente che Delicati ha invitato a non ricoverare nonostante fosse malato di Covid e morto lo scorso dodici gennaio per le complicazioni legate al virus. Il Gip, nell’ordinanza di custodia cautelare, sottolinea un dialogo in cui il figlio della vittima si rivolge a Delicati: «Ma tu dici che continuiamo a non andare in ospedale?». La replica del medico folignate è chiara: «Certo, è normale non c’è bisogno di andare in ospedale. Fa la terapia iniettiva e il cortisone che vanno bene hai capito? Poi lui fa anche l’eparina, quindi è coperto!». Il figlio che vede il padre in difficoltà , incalza: «E però mi sono preoccupato perché con tutto l’ossigeno attaccato lui c’ha 82 (dovrebbe essere il valore del saturimetro)». Le condizioni del paziente settantenne si aggravano e a quel punto diventa obbligato il ricovero in ospedale. Delicati, ancora una volta intercettato, insiste. «Secondo me – dice al figlio – poteva risparmiarsi di andare in ospedale».
Giuseppe Delicati sarebbe stato intercettato quando dice a un paziente «il vaccino fa ammalare». Oppure quando spiega di aver scoperto che in un ospedale «utilizzano reagenti per l’influenza, al posto di quelli per il Covid, facendo volutamente gonfiare i dati dei contagi, onde generare panico e allarmismo sulla popolazione». Tra una intercettazione da negazionista e Nov vax e l’altro, per l’accusa Delicati avrebbe E firma esenzioni «palesemente false», secondo il Gip. L’unica cosa «che non posso fare – dice – è la ricetta dematerializzata perché mi hanno bloccato il computer ma c’ho tantissimi ricettari da consumare quindi non c’è problema». Delicati, che due anni fa (autunno 2020) aveva espresso le sue posizioni negazioniste sui social, cade in un tranello di una giornalista. La donna fa finta di essere interessata a un’esenzione, dice al medico che lei lavora con gli anziani e lui risponde che questi non rischiano nulla.

A inizio anno Delicati ha anticipato la pensione.

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