Casa per casa per le dosi, è caccia a 40mila anziani che sfuggono al vaccino

Casa per casa per le dosi, è caccia a 40mila anziani che sfuggono al vaccino
di Luca Benedetti
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Venerdì 11 Giugno 2021, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 12:29

PERUGIA - Caccia agli anziani che ancora non si sono vaccinati. Una sorta di ricerca casa per casa e caso per caso di chi ancora non si è fatto vivo per la prima dose. Così l’Umbria, incrociando dati, mettendo di nuovo in campo i medici di famiglia, lavorando con i database dei Comuni in stretta collaborazione con l’Anci (incrocio dei dati tra l’anagrafe dei comuni e l’anagrafe sanitaria delle due Asl) e analizzando il perché c’è chi si è sottratto alla campagna vaccinale, vuol cercare di recuperare almeno 40mila persone che sono fuori dal computo delle prime dosi somministrate. È questo il dato dai sessantenni agli over 80 che ancora sono fuori dal circuito delle prenotazioni.
«Facciamo questo lavoro aggiuntivo- ha detto ieri l’assessore alla Salute, Luca Coletto, durante il tradizionale punto Covid settimanale-per avere una foto il più reale possibile della situazione e capire perché, in quelle che sono le fasce di età più a rischio, c’è chi ancora non si è avvicinato alla vaccinazione».
Coletto apre il fronte rispetto alle vaccinazioni dei giovani e sul perché non ci sono stati open day con Astrazeneca: «La Regione Umbria nella programmazione della campagna delle vaccinazioni ha applicato e rispettato tutte le indicazioni dei protocolli nazionali. Di conseguenza, i giovani sono stati e continueranno a essere vaccinati con Pfizer o Moderna, nel rispetto delle indicazioni che in tal senso sono state chiare. I tecnici stessi sconsigliano la somministrazione di dosi di vaccino AstrAzeneca ai giovani». Per i maturandi in un giorno e mezzo quasi 2.500 prime dosi.
FARMACIE E FASCE DI ETÀ
Intanto da lunedì via libera alla vaccinazioni in farmacia con il vaccino monodose Johnson&Johnson per i sessantenni. Si fa tutto in farmacia, anche la prenotazione. Sono 116 le farmacie aderenti, ma il servizio sarà subito attivo in 42.
Entro domenica verrà chiusa la fase della prima dose per i cinquantenni, poi toccherà ai quarantenni con una anticipazione rispetto alle date previste. «In sei distretti-spiega Fortunato Bianconi amministratore unico di Umbria Digitale- gli sms per la convocazione dei quarantenni partirà nelle prossime ore. Il dato di rinunce, cioè di chi convocato non si presenta? Siamo tra il 2 e il 2,5%».
A proposito di adesione nella fascia 40-49% siamo al 70 %; mentre in quella 12-15 solo al 14% con 4.700 adesioni. L’avvio delle vaccinazioni per i più giovani è prevista dal primo agosto.
I CONTI CHE NON TORNANO
L’Umbria si trova in testa a molte classifiche secondo il commissario straordinario Massimo D’Angelo: prima per gli ultra novantenni, seconda per gli over 80 e prima per gli over 70. Il dato in cui il cuore verde zoppica è quello dei sessantenni. «Ma c’è un vulnus statistico che abbiamo segnalato al generale Figliuolo-spiega ancora Bianconi- per il vaccino monodose Johnson&Johnson. Il dato sulla fascia 60-69 viene dato al netto del monodose che noi abbiamo usato tanto in quella fascia di età tant’è che la copertura, considerando anche il vaccino monodose, non è del 69% ma dell’81%. é vero il dato farebbe crescere le percentuali anche di altre regioni, ma in Umbria di più».
IMMUNITÀ DI GREGGE E DOSI
Il nodo, secondo l’Umbria, resta sempre l’approvvigionamento di vaccini. «C’è un’evidente criticità dice Massimo Braganti, dg della Sanità regionale- tant’è che abbiamo una capacità di fuoco doppio rispetto alle dosi che possiamo fare. Ora le dosi che dovevano fare i punti vaccinali degli ospedali mano a mano le stiamo assegnando ai punti vaccinali territoriali». C’è il rischio che se entro fine luglio non arrivano le dosi assegnate, l’Umbria si dovrà fermare con le prime dosi e farà solo seconde dosi. Se non ci saranno intoppi con questo grado di adesione per le fasce di età l’immunità di gregge, ha detto Bianconi, potrà essere anticipata prima di inizio settembre.
LUOGHI DI LAVORO
Mercoledì partiranno le vaccinazioni all’Ast di Terni. E gli hub territoriali messi a disposizione dalle aziende (Rocchetta e Cicinelli) verranno autorizzati nei prossimi giorni a vaccinare anche i proprio dipendenti in un piano di modulazione della campagna vaccinale che è sempre legata all’arrivo delle dosi.

Entro il primo luglio sono previsti 130mila arrivi, ma ventimila dosi sono da confermare.

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