PERUGIA La vaccinazione resta lo scudo più efficace contro il dilagare dei contagi e tra le infezioni diagnosticate tra il 23 e il 29 agosto, il 76% dei casi non aveva iniziato o completato il ciclo vaccinale. È uno degli elementi che emerge dal report settimanale su contagi e profilassi rilasciato dall’assessorato regionale alla Salute su dati del Nucleo epidemiologico regionale. L’antidoto purtroppo non protegge dalla morte, specie in presenza di altri fattori di rischio gravi. Intanto, la campagna va avanti e nell’ultima settimana di agosto nella regione sono state somministrate quasi 27mila dosi.
L’analisi settimanale degli epidemiologi della regione prende in esame anche la situazione vaccinale di coloro che hanno contratto il virus. Risulta che tra i soggetti risultati positivi dal 23 al 29 agosto, 716 assistiti, il 76 per cento (pari a 544 casi) è risultato non avere una vaccinazione efficace. «Il 62 per cento con nessuna dose, il 12 per cento con una sola dose e il 2 per cento con seconda dose da meno di 15 giorni». Resta intorno al 24 la percentuale degli immunizzati che contraggono il virus (172 circa nella settimana osservata) ma che quasi sempre evitano l’ospedale, a meno che non presentino fattori di rischio seri. Questo vale anche per i decessi, come spiegano gli esperti del Nucleo epidemiologico. «Gli indicatori di gravità della pandemia si mantengono piuttosto stabili. Dal 23 agosto al 1° settembre nella regione si sono registrati 6 decessi, con età media di 79 anni: 4 deceduti sono risultati vaccinati, ma con presenza di forti comorbidità». Come indicano anche le statistiche nazionali Ministero-Iss, nonostante la circolazione e l’elevata contagiosità delle nuove varianti (Delta in primis), la vaccinazione mantiene un 94% di efficacia contro ospedalizzazioni e decessi. Una protezione che si rafforza di pari passo col progredire della profilassi che risulta assente del tutto nel 25% della popolazione residente. Questo per i 145mila che – per scelta o perché in attesa - risultano ancora senza una dose, cui si aggiungono gli 80mila bambini con meno di 12 anni per i quali non è ancora stata prevista alcuna vaccinazione.
SENZA FISSA DIMORA
Proseguono anche le vaccinazioni dei “senza fissa dimora” che a Perugia sono partite ancora prima delle indicazioni fornite dal commissario Francesco Paolo Figliuolo. Ieri, terzo giorno di somministrazioni portate avanti dal presidente e dal vicepresidente dell’ordine dei medici del capoluogo, Verena De Angelis e Tiziano Scarponi, coadiuvati da altri tre colleghi. Tutti operanti a titolo volontario.
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