Covid, in Umbria 2 morti su 3 non erano vaccinati. Dopo due mesi meno di 400 casi a settimana

Covid, in Umbria 2 morti su 3 non erano vaccinati. Dopo due mesi meno di 400 casi a settimana
di Fabio Nucci
4 Minuti di Lettura
Sabato 25 Settembre 2021, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 08:34

PERUGIA Un altro decesso funesta il bollettino Covid quotidiano, il settimo in altrettanti giorni e anche ieri si è trattato di una paziente fragile non vaccinata. In media, le vittime degli ultimi due mesi, in due casi su tre risultano prive di copertura vaccinale. Uno scudo che, viceversa, non solo sta tenendo bassa la curva del contagio ma sta anche riducendo il rischio di ospedalizzazione. Ne consegue una valutazione del rischio che nel monitoraggio settimanale della Cabina regia resta al livello minimo, corrispondente alla fascia bianca. Dopo due mesi, si contano meno di 400 casi settimanali e meno di cento focolai.
Si abbassa la media delle vittime Covid no-vax. Ieri l’ultimo caso letale comunicato, una donna di 59 anni deceduta a Perugia con varie patologie e non vaccinata. Tra mercoledì e giovedì mattina, altri tre morti Covid, di pazienti residenti a Pietralunga, Spoleto e fuori regione, un uomo di 81 anni vaccinato con ciclo completo, morto all’ospedale di Terni dove era ricoverato e affetto da pluripatologie. Negli altri due casi, hanno perso la vita due donne non vaccinate, una di 67 e l’altra di 44 anni entrambe non vaccinate, la più giovane con alcune patologie. Tra martedì e mercoledì mattina, altri due casi letali, un uomo di 83 anni non vaccinato morto all’ospedale di Perugia e un’anziana del ’39 protetta con ciclo completo, ma affetta da varie problematiche extra-Covid. Tra i no vax, considerando gli ultimi casi, l’età media si abbassa a 62 anni.
Un campanello d’allarme cui porre attenzione, in un momento in cui si sta procedendo con la dose aggiuntiva (oltre 800 le somministrazioni) ai pazienti vulnerabili, mentre oltre 125mila soggetti con più di 12 anni figurano non vaccinati. Giorno dopo giorno, la platea degli indecisi si sta lentamente assottigliando con circa 1.100 nuovi vaccinati al giorno nell’ultima settimana, quasi 600 ieri, in metà giornata. Parallelamente, è ormai vicino il traguardo dell’80% degli immunizzati tra la popolazione vaccinabile: ora sono quasi 626mila (79,2%) gli assistiti che hanno completato il ciclo con doppia somministrazione Pfizer o Moderna, monodose Janssen (20.434) o dose unica in quanto ex positivi (18.767). Esclusi gli under 19 (uno su tre non ha alcuna copertura), la fascia dove i no-vax pesano di più è quella dei trentenni dove il 21% non ha ricevuto neanche una dose di vaccino. Se l’obbligo del Green pass nei luoghi di lavoro per qualcuno è stato un incentivo a presentarsi nei centri vaccinali, per altri motivo di protesta come il docente di Orvieto no vax che per protesta ha deciso di interrompere l’esecuzione dei tamponi, rischiando, da martedì la sospensione dal lavoro e dallo stipendio.
La curva epidemica intanto continua a scendere, situazione certificata anche dall’ultimo monitoraggio della Cabina di regia che per l’ Umbria conferma la fascia bianca e una valutazione del rischio “bassa”. L’incidenza cumulativa in una settimana è scesa di 10 unità, passando da 59,2 e 49,2 casi per 100mila abitanti e gli indicatori ospedalieri sono scesi al 3,9% per l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, al 6,5% per quelli in area medica. In calo, anche se di poco, i focolai: ora sono 97 (-9) e scendono anche i casi non collegati a catene note, passati da 291 a 219. Stabile ormai da un mese l’Rt intorno a 0,80 (0,83 l’ultima stima). Stabile al 7% anche l’incidenza dei tamponi, escluso il retesting.
Anche nell’ultima giornata i dati vanno in tale direzione, con 52 nuovi casi censiti tra giovedì e venerdì mattina, coi casi settimanali scesi a 394 come due mesi fa.

Restano sopra mille gli attualmente positivi, 1.058, ma con 19 unità in meno rispetto al giorno precedente, grazie ai 70 guariti segnalati nell’ultimo bollettino. In fase di contenimento anche il tasso di positività dei tamponi, quello globale, letto attraverso la media mobile, è ora allo 0,90% (1,2% una settimana fa), quello dei tamponi molecolari al 3% dal 4,4% di sette giorni fa. In risalita del 9%, il numero delle persone testate tra le quali l’incidenza dei positivi è scesa al 10%.

© RIPRODUZIONE RISERVATA