Coronavirus, la sfida alla crisi di Emanuele viaggia online grazie alla sua startup multimilionaria

Emanuele Marsili
Emanuele Marsili
di Fabio Nucci
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Domenica 13 Dicembre 2020, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 16:17

PERUGIA - Un fatturato da capogiro in undici mesi e un business che dalle vendite online si sta allargando verso nuovi segmenti, dall’editing al cloud. Per il giovane imprenditore perugino Emanuele Marsili il 2020 è stato un anno “on the run”: qualcuno lo definisce non a caso il re umbro di Amazon che lo ha chiamato a tenere alcuni webinar per lo sviluppo di nuovi venditori. Una vera e propria sfida alla crisi, con la vetrina della sua startup multimilionaria che da caffè e vino, si è allargata a cioccolato, elettronica e fai-da-te, creando lavoro (6 dipendenti e 3 collaboratori)e opportunità: per altri giovani e altre imprese locali.
Dottor Marsili, cos’è successo in questi mesi?
«Gaba ha cominciato a ingrandirsi e per quanto riguarda il “market-place” ha raggiunto oltre due milioni di fatturato senza considerare le altre attività che hanno iniziato ad abbracciare anche altri segmenti».
Le vendite online restano preminenti.
«Sì, anche grazie alla modalità sviluppata che è diventata un punto di riferimento per la procedura da seguire per approcciare le vendite nei market-place. Consolidato il canale Amazon Europa, il prossimo step saranno gli Usa nel quale interverremo con un’etichetta nostra (private label) replicando l’esperienza su eBay. Un’operazione preparata a tavolino e poi messa in pratica da inizio ottobre: siamo partiti vendendo tre tipologie di articoli, passando in due mesi da 3.000 a 11.000 euro di vendite al giorno».
Quale il segreto di tale successo?
«Abbiamo sviluppato una nostra logistica interna, nel sito di Ponte San Giovanni che abbiamo prima raffinato in Amazon e poi applicato su eBay. Si tratta della modalità Fbm (Fulfillment by merchant) con gestione dell’ordine in carico al venditore. Questo è stato possibile appoggiandosi alla logistica privata di vari partner ma anche per l’assunzione di una collaboratrice esperta del settore».
I prossimi passi?
«Nello stesso ambito abbiamo preso contatti con Alibaba, specializzata nel business to business (ingrosso, ndr) attraverso il loro braccio operativo in Italia, Aliexpress. I cui numeri delle vendite, 19% caffè, 32% cioccolato, mi hanno spinto a entrare. L’obiettivo ora è ampliare il ventaglio di potenziali clienti, sviluppando vendite (anche elettronica) in market place minori come Rakuten, Groupon ed e-Price».
Un’altra sfida, nonostante i 5,5 milioni di contatti giornalieri che vanta Amazon.it.
«Se si hanno 10 milioni di merce da collocare, per assurdo, Amazon diventa piccolo: da qui la decisione di aprire tutti i canali possibili. Così agendo, l’articolo “in vetrina” viene visto potenzialmente da 3 miliardi di persone e può essere venduto più facilmente. Una visibilità più ampia possibile per avere, dal sito nostro o da quelli dei tanti partner che vendono tramite Gaba, una probabilità di riuscita maggiore».
La “vetrina” si è quindi arricchita.
«Ci sono stati ingressi di alcuni inventari della grande distribuzione con prodotti “alto rotanti” (da Swift a Dash) in vari segmenti, dal fai da te alla musica. La scelta – tra circa 80mila articoli - è una fase delicata che richiede tempo e per questo nei giorni scorsi ho inoltrato l’invito per uno stage aziendale a 165 neo laureati degli atenei di Perugia. Un’occasione per insegnare un mestiere che nelle aziende è diventato strategico, offrendo maggiore occupabilità: per noi la possibilità di portare avanti questa attività di ricerca dei prodotti per il negozio virtuale».
Gaba sta guardando anche oltre le vendite online.
«Abbiamo attivato un canale dell’editoria mediante il self publishing, con la produzione di oltre 100 libri l’anno su argomenti di altissimo interesse (specie manuali) in formato cartaceo, Kindle e Audible. Ha continuato a svilupparsi il ramo consulting di Gaba, oggi operativa anche nell’eLearning per la formazione aziendale specifica: abbiamo sviluppato un corso di formazione con 31 video teorici e 25 lezioni con servizio di consulenza h24. Abbiamo creato una sala di posa e abbiamo avviato una collaborazione con importanti centri di formazione del territorio per produzioni eLearning asincrone da collocare su piattaforme digitali. Stiamo sviluppando consulenze e formazioni anche per le principali associazioni di categoria e lo sviluppo del merchandising di aziende di cosmesi del Nord Italia e di aziende umbre per la promozione di marchi privati. Aspetto questo che ci ha avvicinato anche ad Eurochocolate. In cantiere anche l’apertura di un’agenzia tra Italia e Spagna per la produzione di servizi cloud di Amazon web services (Aws) e la creazione di una logistica autonoma per sostenere il dropshipping (vendita “senza magazzino”) di aziende che vogliono avvicinarsi al mondo “online” in outsourcing».
Pensate anche a un canale di vendita fisico?
«Abbiamo già avviato un progetto di consegna a domicilio sia di macchine del caffè per capsule in comodato sia di articoli per alimentazione e cura della casa.

Un canale che stiamo sviluppando tramite web marketing e pay-per-clic».

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