Carlo Verdone: «Aldo Fabrizi era geloso di Sora Lella, mi disse che la sorella era brava solo a cucinare». La storia della seduta spiritica

Carlo Verdone: «Aldo Fabrizi era geloso di Sora Lella, mi disse che la sorella era brava solo a cucinare». La storia della seduta spiritica
di Giampiero Valenza
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Domenica 18 Aprile 2021, 22:19

Aldo Fabrizi era geloso della sorella Elena, la Sora Lella. E’ Carlo Verdone, che l’ha fatta diventare un’attrice, a raccontare questo episodio a “Che tempo che fa”, per la presentazione della nuova edizione del suo libro “La carezza della memoria”.

Verdone cita l'episodio dell’incontro con il fratello di lei nel 1977, avvenuto durante la cerimonia dei David di Donatello. «A un certo punto sento una pacca fortissima dietro le spalle – racconta Verdone – Aldo Fabrizi mi fa ‘tu sei Verdone? Che ce trovi in mi sorella?’ e io gli dico 'è una grandissima attrice’. Lui mi risponde: ‘Quella è bona solo a fa da magnà, damme retta. Fatte invità a pranzo da mi sorella’». E’ stato poi Verdone a chiedere a Sora Lella cosa ne pensasse il fratello della sua attività di attrice. E lei, riferisce l'attore e regista, rispose così: «Non dice niente, ha un carattere un po’ chiuso, è un po’ brontolone».

Verdone ha donato una copia del libro a Papa Francesco. Tutto è nato da un incontro che ha voluto il Pontefice. «Il Papa ha chiesto a me e ad altre persone, tra cui anche Sinisa Mihajlovic, di rispondere ad alcune domande sui sette peccati capitali – racconta - L’intervista era durata molto ed era venuta molto bene e il Papa ha voluto ringraziarci invitandoci e concedendoci due ore di conversazione con lui». Definisce Papa Francesco “una di quelle belle persone perbene che puoi incontrare in un bar o al negozio di alimentari” e che ha “l’autorevolezza della semplicità”.

Fabio Fazio gli ha chiesto dettagli su una recente foto da lui pubblicata su Instagram con lui seduto a un tavolo. «Quello è il tavolo di quando sono nato - dice - E' diventato il tavolo della sala da pranzo della famiglia Verdone e ha visto persone importanti. Fellini, De Sica, Scola, Zeffirelli, hanno cenato lì. Quel tavolo ha una storia. Per me è sacro e l’ho portato nella mia casa di campagna. Porta con sé tante storie. Avevo 23 o 24 anni e con me c’era una ragazza in sala da pranzo. Alla fine siamo finiti lì sopra».

«L’ho dissacrato», commenta scherzando, prima di raccontare come su quel tavolo un amico del padre avesse voluto organizzare una seduta spiritica. «Il giorno dopo ci dissero che c’era stato uno spirito che aveva predetto l’alluvione di Firenze che ci fu l’anno seguente», sottolinea Verdone.

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