Whatsapp, l'assalto dei politici: «Votami, sono candidato»

Whatsapp, l'assalto dei politici: «Votami, sono candidato»
Whatsapp, l'assalto dei politici: «Votami, sono candidato»
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Lunedì 12 Settembre 2022, 13:29

Il telefono vibra, è l'ennesimo messaggio Whatsapp della giornata. La notifica passa inosservata fino a che non si guarda più attentamente il mittente. Proprio lui, quell'amico dell'amico conosciuto una sera a cena e mai più rivisto. Cosa vorrà mai? Di questi tempi, è facile tirare a indovinare: vuole essere votato alle imminenti elezioni del 25 settembre. «Sono candidato, il tuo voto è importante per me», il messaggio con le indicazioni per assegnare la propria preferenza al quasi sconosciuto di turno. E la scena si ripete, con un ritmo direttamente proporzionale all'avvicinarsi della data del voto. 

 

La campagna elettorale si fa sui social

 

È il segno dei tempi, e quelli dei manifesti elettorali affissi a ogni angolo di strada ormai lontani. La campagna elettorale si fa corpo a corpo, e non c'è nulla di più personale del proprio smartphone. È qui che si sfidano i candidati, su una piazza sempre più virtuale.

Si parte dal tradizionalissimo Facebook: foto in primo piano con il viso a tre quarti, accanto il logo del partito, e via con una sfilza di propositi elettorali. Si continua su Instagram, con le foto dell'appuntamento da campagna elettorale del giorno, e con i gruppi Telegram. La novità assoluta è TikTok, dove  - è ormai noto - proprio tutti hanno creato il proprio account per accaparrarsi il voto dell'elettorato più giovane a colpi di video. E poi c'è Whatsapp, che a differenza dei precedenti crea un contatto realmente diretto. Oltre che una vera e propria incursione nella vita del destinatario del messaggio, con conseguente reazione (più o meno) seccata. Che sia un passo falso, che anziché avvicinare l'elettore lo allontani per sempre? I candidati hanno ancora pochi giorni per pensarci. 

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