iPhone 12 e 13, l'allarme dell'ISS: «Va tenuto a 15 centimetri dal cuore»

I magneti presenti potrebbero essere un pericolo per i cardiopatici. Ecco perché

iPhone 12 e 13, l'allarme dell'ISS: «Va tenuto a 15 centimetri dal cuore»
iPhone 12 e 13, l'allarme dell'ISS: «Va tenuto a 15 centimetri dal cuore»
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Sabato 5 Febbraio 2022, 20:30

L'iPhone deve essere tenuto a distanza di 15 centimetri da pacemaker e defibrillatori. Il magnete presente nell’iPhone 12 e 13, infatti, è in grado di attivare involontariamente l’interruttore magnetico presente nei dispositivi medici. Ecco cosa fare per ridurre i pericoli.

 
 

Gli ultimi modelli dello smatphone della mela sono «dannosi» per i pazienti cardiopatici? Un recente studio dell'Istituto Superiore della Sanità pubblicato sulla rivista Pacing and Clinical Electrophysiology cerca di dare la risposta definitiva.

 

La ricerca dimostra che i pacemaker e i defibrillatori cardioverter impiantabili, dispositivi che vengono impiantati nei pazienti cardiopatici, possono essere attivati inavvertitamente qualora lo smartphone dovesse essere tenuto a meno di un centimetro dal cuore. Questa vicinanza potrebbe impedire il funzionamento del defibrillatore in caso di aritmia. 

 

La ricerca fa riferimento esplicito all’iPhone 12 poiché lo smartphone è dotato di diversi magneti, tra cui quelli che consentono il funzionamento del MagSafe, il quale permette di ricaricare il device senza fili e di agganciare diversi accessori. 

 

Nonostante la ricerca faccia riferimento al modello precedente, i dati possono essere estesi anche all'ultimo modello (l'iPhone 13) visto che quest'ultimo condivide molti componenti con il suo precursore. La stessa Apple si era pronunciata qualche tempo fa ed aveva fornito chiare indicazioni, specificando che deve intercorrere una distanza di almeno 15 centimetri tra lo smartphone e il dispositivo installato sottopelle

 

Il fattore di rischio è rappresentato dalla serie di magneti posizionati nella parte posteriore degli smatphone che vanno a formare un vero e proprio anello, così da rilevare anche altri accessori compatibili con MagSafe. E quindi il problema risiede proprio nella potenza di questo magnete e nella sua capacità di generare interferenze.

 

Gli altri smartphone compatibili con la ricarica wireless rappresentano anch’essi un potenziale fattore di rischio, anche se sono comunque equipaggiati con magneti meno potenti rispetto a quelli presenti su iPhone 12 e 13.

 

Apple era ben cosciente di queste problematiche ecco perché ha stilato delle precise indicazioni da seguire. La cosa migliore è quella di non mettere mai lo smartphone nel taschino della giacca o della camicia.

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