Smart City, la challenge Tim e l'innovazione modello urban

Smart City, la challenge Tim e l'innovazione modello urban
di Paolo Travisi
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Mercoledì 14 Dicembre 2022, 15:27 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 07:47

Un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese.

È la definizione di smart city che dà l’Unione Europea, che inserisce, tra le forme di intelligenza dei nostri centri urbani, la capacità di andare oltre le tecnologie digitali per «un migliore utilizzo delle risorse e minori emissioni. Reti di trasporto urbano più intelligenti, impianti di approvvigionamento idrico e di smaltimento dei rifiuti migliorati e modi più efficienti per illuminare e riscaldare gli edifici». Per abbracciare questa rivoluzione digitale, che ha l’ambizione di migliorare la qualità della vita dei cittadini nelle città del futuro prossimo, serve sfidarsi per migliorare. Questo è l’obiettivo della Smart City Challenge, l’iniziativa ideata e lanciata da Tim che intende accelerare la trasformazione delle città italiane.

IL PROGRAMMA

 L’iniziativa di Tim, lanciata attraverso il proprio programma di Open Innovation, è stata accolta con favore anche da prestigiosi partner, che provengono dal mondo della ricerca, dell’innovazione e dell’industria, come il Consiglio nazionale delle ricerche-Dipartimento di Ingegneria, ICT e Tecnologie per l’Energia e i Trasporti, Edison Next, eFM, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Osservatorio Bikeconomy, Osservatorio Start-up Intelligence del Politecnico di Milano, e che hanno aderito con l’intento collettivo e condiviso di poter offrire il loro contributo per le smart cities dell’Italia di domani. «Il prossimo anno vorremmo lanciare un nuovo modello di Open Innovation per contribuire all’ulteriore sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione italiano.

Per questo stiamo pensando di individuare aziende innovative e start-up che intendano crescere, grazie ad una collaborazione industriale con Tim, che può mettere a loro disposizione clienti, processi e infrastrutture, offrendo la possibilità di generare ricavi più rapidamente», ha affermato Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, intervenendo di recente ad un convegno presso l’università Bocconi dedicato alle startup. «Crediamo che questo modello, differente dai tradizionali, possa rappresentare una via nuova e italiana per sviluppare ulteriormente l’ecosistema dell’innovazione», ha continuato il manager. La challenge di Tim, sin dal suo lancio, ha suscitato un forte interesse a livello globale, con numerose candidature provenienti da tutto il mondo, oltre a decine di richieste di contatto da Israele, Spagna, Turchia, Lettonia. I progetti, che potranno essere proposti fino al prossimo 31 dicembre sulla piattaforma di Open Innovation di Tim (www.gruppoTim.it/smartcitychallenge), potranno riguardare sistemi di analisi e video-analytics basati su Big data e Intelligenza Artificiale, il miglioramento della viabilità e la gestione dei parcheggi, il monitoraggio della raccolta dei rifiuti, l’efficienza energetica e la gestione intelligente degli edifici. «Abbiamo lanciato una sfida dedicata a imprese innovative per chiedere loro di mostrarci quali sono le applicazioni e le soluzioni che si possono interconnettere con la nostra piattaforma di smart city: nel momento in cui noi sceglieremo alcuni di questi partner, potranno entrare nel nostro portafoglio clienti e puntare a una crescita dei loro ricavi molto più rapida», ha concluso Labriola.

LA COLLABORAZIONE

 Tutte le proposte saranno attentamente valutate da giurie tecniche e le migliori soluzioni innovative selezionate potranno diventare oggetto di nuove collaborazioni in ambito industriale, commerciale o scientifico sia con Tim che con i diversi partner che hanno sposato la Smart City Challenge. Per rendere concrete tutte le soluzioni nate dalla sfida, l’azienda di telecomunicazioni metterà a disposizione Tim Urban Genius, la piattaforma di intelligenza urbana di Tim Enterprise, dotata delle migliori tecnologie digitali, che raccoglie, incrocia, elabora i dati e genera una serie di informazioni per realizzare un modello di smart city sostenibile, già adottato da diverse amministrazioni tra cui Venezia, con il progetto di Smart Control Room.

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