I vinili superano i cd e si riaccende la magia del giradischi: ecco i nuovi modelli

Per la prima volta dal 1987 le vendite dei 33 giri superano quelle dei cd

I vinili superano i cd e si riaccende la magia del giradischi: ecco i nuovi modelli
di Michele Boroni
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Mercoledì 15 Marzo 2023, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 07:45

La notizia che gira negli ultimi giorni è che nel 2022 negli Stati Uniti sono stati venduti più vinili che CD.

In realtà è da parecchi anni che le vendite complessive dei 33 giri sono più alte dei compact disc (quest'anno 1 miliardo di dollari contro 482 milioni di dollari – dati RIAA), dal momento che il prezzo di vendita è nettamente superiore, ma questa volta il supporto vinile registra più copie vendute dei CD.

Tutti figli del walkman, e la musica cominciò a muoversi in libertà

Questo non accadeva dal 1987, anno in cui il mercato discografico era dominato dal Re del Pop Michael Jackson, che aveva appena lanciato “BAD”. Nel 2022 invece i vinili più venduti sono stati “Midnight” di Taylor Swift e “Harry's house” di Harry Styles. I dati italiani del 2022 sono ancora parziali, ma stando a quanto condiviso dalla Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI) i vinili hanno generato introiti per 14 milioni di euro, con una crescita del 17,5% rispetto all’anno precedente. Anche in Italia si nota un calo di vendite dei CD (-7,1%), per un ricavato totale di 10 milioni di euro. E' evidente che nel mercato musicale la parte da leone la faccia lo streaming nelle principali piattaforme (Spotify, Apple Music, Amazon Music e YouTube) e che quella dei supporti fisici sia ancora un nicchia. Sono i numeri a dirlo: in USA lo streaming nel 2022 ha fatturato 13,2 miliardi mentre i supporti fisici (vinili + cd + cassette) solo 1,7 miliardi di dollari (dati RIAA), mentre in Italia 118 milioni di euro vs. 25,5 milioni.

LA TENDENZA

Tuttavia le vendite di vinili stanno crescendo e con loro anche quelle dei giradischi.

Ma come mai? Non è solo un fattore nostalgia, ma c'è dietro qualcosa di più. In un mercato come quello musicale odierno, dove ogni canzone si può reperire con un solo click, l'atto di ascoltare la musica rischia di essere gradualmente banalizzata come una commodity. Molti nativi digitali considerano il vinile un oggetto "necessario" che testimonia la vicinanza all'artista, un po' come erano gli autografi. Inoltre gli appassionati di musica per poter manifestare tutto il loro amore hanno bisogno del senso del possesso, del supporto fisico, ma anche di un rito che sia capace di coinvolgere tutti i sensi, quello del tatto, ma anche della vista, per alcuni addirittura l'olfatto, e ovviamente l'udito. Quindi c'è bisogno di una vera e propria experience che solo il vinile e un buon giradischi possono dare. Ed è proprio su questa esperienza che stanno lavorando i produttori di giradischi lavorando a stretto contatto con il reparto design. Perché di fronte a una tecnologia matura, l'unica arma che hanno i vari brand di produttori di “piatti” è proprio quello di giocare sia sull'aspetto esteriore sia su quella dell'esperienza d'uso innovativa. Ecco quindi giradischi trasparenti che ne svelano il meccanismo interno, piatti minimalisti o dalle forme bizzarre, oggetti che arredano e che è un piacere guardare mentre riproducono la musica e ci sono anche i gitadischi sviluppati in verticale. La ritualità, dicevamo: l'apertura della copertina che spesso regala foto spettacolari, note di copertina che si possono leggere senza per forza inforcare gli occhiali o usare la lente di ingrandimento. E poi il disco sul piatto, la puntina posata sul solco, quel fruscio un po’ speciale che anticipa le prime note della canzone, l’odore del vinile e anche per il fascino sottile della meccanica, il giradischi continua ad avere un attrattiva speciale.

IL VALORE AGGIUNTO

Così i produttori di hi-tech sono tornati a commercializzare i giradischi, ma soprattutto a produrne di nuovi, con tecnologie e funzioni aggiuntive e mediamente anche a dei prezzi più accessibili (al contrario dei vinili che invece continuano ad avere sempre prezzi molto alti – ma per fortuna ci sono i mercatiti dell'usato). La tecnologia di base resta sempre la stessa, con la grande divisione basata sui due tipi di trazione: diretta e a cinghia. Con quella diretta l’albero del piatto è collegato direttamente al motore, quindi ha tempi di avvio più brevi e una maggiore stabilità nella velocità del disco. L'altra categoria ha una cinghia di gomma che oltre a trasmettere il movimento funge da ammortizzatore per ridurre vibrazioni, così la puntina e il braccio sono più stabili e il suono più pulito, per questo è più amato dagli audiofili. Poi nel tempo si sono aggiunte anche una serie di caratteristiche: i giradischi pre-amplificati, il protocollo Bluetooth per accoppiarlo con cuffie o con un paio di speaker e poi ci cosiddetti giradischi USB che permettono di riversare l’audio del vinile in formato MP3 e consentono di separare le tracce ed editarle. La crescita del vinile è dovuta anche all'ottimo lavoro effettuato dai negozi di dischi che hanno resistito all'ondata prima del download e poi dello streaming digitale e ad eventi come i Record Store Day (il prossimo sarà il 22 aprile) che riportano alla luce nuove edizioni arricchite di vecchi dischi, ma anche edizioni speciali e nuove di artisti e band contemporanee.

I PRO

Un vinile ascoltato con un buon giradischi migliora la qualità del tempo speso per godere della musica. Questo non solo per la qualità sonora, ma proprio per il rituale e per l'esperienza dell'ascolto che naturalmente diventa anche più rilassata e concentrata. Poi è anche un piacere vedere il design di certi giradischi mentre suonano i dischi e che grazie alla loro costruzione riescono a svelare i brillanti meccanismi di funzionamento.

I CONTRO

Nonostante la crescita delle vendite dei vinili e di conseguenza anche dei giradischi, non sempre si riescono a trovare tutte i dischi e tutte le nuove uscite discografiche. Quando sono disponibili le riedizioni e ristampe in vinile da 180 grammi – che, in quanto più pesanti, si consumano meno rapidamente dei formati da 100 e 120 gr. e hanno una maggiore stabilità – non giustificano il prezzo troppo alto, più dei vinili originali.

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