Autobus a idrogeno, la mobilità alternativa sbarca a Roma e a Perugia

Studio di Net Engineering per la Capitale, in Umbria bus ad alta frequenza

Autobus a idrogeno, la mobilità alternativa sbarca a Roma e a Perugia
di Gabriele Pipia
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Marzo 2023, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 07:44

«Lasciamo alle generazioni future un territorio migliore di quello che abbiamo ereditato. È la nostra grande missione e ogni progetto va in quella direzione». Silvia Furlan, 45 anni, risponde al telefono tra una riunione operativa e l’altra.

Che si parli di trasporto pubblico da studiare, di grandi ponti da costruire o di nuove organizzazioni del lavoro da improntare, il suo sguardo è sempre proiettato all’innovazione.

Furlan è l’amministratore delegato di Net Engineering, società di ingegneria nata cinquant’anni fa a Monselice, in provincia di Padova, che oggi conta altre tre sedi a Milano, a Roma e a Bologna, un fatturato da 16 milioni di euro e 130 professionisti (la metà under 40). Una società capace negli anni di rinnovarsi sotto ogni punto di vista fino a consolidarsi come una delle più importanti a livello nazionale nel campo della progettazione per quanto riguarda mobilità, infrastrutture e rigenerazione urbana.

SPOSTARSI NELLA CAPITALE

L’ultimo grande studio di fattibilità economico finanziaria, messo a punto per la società “Roma Servizi per la Mobilità”, è mirato all’introduzione di autobus alimentati a idrogeno sulla rete di trasporto pubblico della Capitale. Il tema è attualissimo e la recente decisione dell’Europa, che ha congelato lo stop previsto dal 2025 per le auto diesel e benzina, apre ulteriormente il dibattito. Qual è la mobilità del futuro? «Il nostro obiettivo è proporre soluzioni di mobilità a emissioni zero mantenendo efficienza ed efficacia – risponde Furlan – Sicuramente i mezzi elettrici rappresentano l’evoluzione della mobilità, sia per il trasporto privato sia per quello collettivo.

Ma anche l’idrogeno, inteso non come combustibile ma come vettore energetico per alimentare i veicoli, può aiutare a perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti».

L’ANALISI

Lo studio condotto da Net Engineering confronta il costo di una flotta bus con tecnologia fuel cell a idrogeno con una flotta a batteria e una flotta tradizionale basata sul gasolio. Risultato dell’analisi: i bus a gasolio sono ancora quelli più economici (1,10 euro al chilometro), seguiti da quelli elettrici (1,50 euro) e da quelli a idrogeno (2,30 euro). «La diffusione della mobilità a idrogeno necessita di una domanda stabile, solida e continuativa – riflettono quindi gli esperti di Net – Solo così potrà nascere un vero mercato dell’idrogeno per la mobilità, che possa portare a una diminuzione del costo di produzione e distribuzione nel medio e lungo termine. Il trasporto pubblico locale è adatto alla sperimentazione e solo successivamente si potrà auspicare una penetrazione nel settore dell’auto». La strada è giusta, ma è ancora lunga.

L’ALTRO SISTEMA

La società padovana si è da poco aggiudicata anche la progettazione definitiva ed esecutiva della linea “Brt” di Perugia. Si tratta di un sistema “Bus rapid transit” dove gli autobus viaggiano ad alta frequenza su corsie preferenziali apposite riducendo così nettamente i tempi di percorrenza, come fossero delle piccole metropolitane in superficie. Qui grazie ai fondi del Pnrr prenderà forma un sistema “Brt” alimentato al 100% da energia elettrica: 24 chilometri per spostare oltre 20mila passeggeri al giorno. Sarà il primo in Italia.

L’OLIMPIADE

Soluzioni innovative per la mobilità, ma non solo. Net Engineering è in prima linea anche per due progetti legati all’Olimpiade Milano-Cortina 2026: sta studiando l’abbattimento di 14 passaggi a livello sulla tratta Sondrio-Tirano ma anche importanti interventi migliorativi sulla statale 51 Alemagna nel Bellunese, sempre con grande attenzione all’impatto ambientale. Una media di oltre ottanta progetti all’anno e un unico grande filo conduttore: «Sostenibilità».

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