Rinnovabili, Fastweb accelera: obiettivo carbon free in tre anni

Rinnovabili, Fastweb accelera: obiettivo carbon free in tre anni
di Marco Barbieri
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Aprile 2022, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 09:05

Programmi ambiziosi messi alla prova da un’emergenza senza precedenti.

Per l’Europa il 2050 sarà l’anno dell’addio definitivo alla produzione di energia elettrica con combustibili fossili. Emissioni zero. Sostenibilità totale. Il percorso potrebbe essere però un po’ più accidentato del previsto. Ancora prima dello scoppio della guerra russo-ucraina, nel corso del 2021 le emissioni di CO2 prodotte dalle centrali a carbone in Europa (ce ne sono più o meno 250 in totale, ancora attive) sono aumentate del 17% rispetto al 2020. La transizione energetica sta facendo aumentare la bolletta, soprattutto nei Paesi più energivori (dove l’industria manifatturiera è più consistente), l’emergenza bellica farà aumentare ulteriormente i costi di produzione di energia, ma l’attenzione ai temi della sostenibilità restano prioritari per consumatori e investitori. In base ai dati di GfK Sustainability (ricerca “Who cares, Who does”), il 59% degli italiani si aspetta dalle aziende e dai brand un comportamento sempre più responsabile in termini di impatto ambientale e il 34% dichiara di essere disposto a cambiare le proprie abitudini se questo serve per migliorare l’impatto ambientale.

CONSUMATORI E INVESTITORI

In piena sintonia con il mood dei consumatori si manifesta quello degli investitori. Il mondo della finanza sta utilizzando in modo sempre più importante i criteri ESG per le proprie scelte di investimento; è stato ampiamente dimostrato che accanto a benefici di tipo reputazionale ci sono benefici concreti in termini di performance. Gli investimenti basati su principi ESG riducono infatti l’esposizione a un’ampia serie di rischi e aumentano la resilienza dei portafogli. Il 31 gennaio 2022 EY ha presentato i risultati emersi dall’ultima edizione del Report “Seize the Change – futuri sostenibili” che analizza i più rilevanti trend di sviluppo sostenibile per le imprese: nonostante la pandemia le aziende italiane hanno accelerato il proprio impegno verso i temi di sostenibilità con l’obiettivo di consolidarne l’integrazione nel business. Una tendenza ineluttabile, nonostante Covid ed emergenza bellica. Ma c’è chi ha accelerato ancora di più su questa strada. È il caso di Fastweb, che ha assunto l’impegno per diventare carbon-neutral entro il 2025 riducendo le emissioni in linea con i migliori standard e compensando le altre, raggiungendo così con 25 anni di anticipo, e tra le prime aziende in Italia e in Europa, gli obiettivi internazionali fissati al 2050. Con la strategia “Tu sei futuro” Fastweb cambia paradigma: il perseguimento degli obiettivi sociali e ambientali ha la stessa priorità di quelli legati allo sviluppo infrastrutturale per la digitalizzazione del Paese.

SOLO ENERGIA RINNOVABILE

Fastweb è stata la prima telco in Italia con obiettivi di riduzione delle emissioni validati dalla Science Based Target Initiative. Già dal 2015 Fastweb acquista integralmente energia rinnovabile. La vera sfida per raggiungere la carbon neutrality al 2025 è rappresentata dal fatto di dover ridurre non solo le emissioni delle proprie attività ma lungo tutta la catena di fornitura, coinvolgendo partner e fornitori. Oltre alla propria sostenibilità Fastweb si concentrerà nel rendere il digitale una leva di sostenibilità per i propri clienti proponendo servizi e soluzioni digitali che consentono a famiglie e imprese di essere più consapevoli del loro impatto ambientale. In questo senso va la collaborazione con Legambiente per la cosiddetta “label di sostenibilità”, un meccanismo che aiuta i clienti a valutare la quantità di emissioni di CO2 che possono evitare adottando i servizi digitali come soluzioni in Cloud o piattaforme per la video comunicazione. O lo sviluppo di servizi digitali per le amministrazioni locali, come i servizi a supporto della mobilità o anche sistemi di sensoristica per monitorare perdite di acqua degli acquedotti, in un’ottica di salvaguardia delle risorse.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA