WeShort, nasce in Puglia la Netflix dei corti. E il piccolo cinema diventa grande

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di Alessandra Lupo
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Mercoledì 16 Febbraio 2022, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 05:44

Le idee migliori spesso arrivano da un semplice ma rivoluzionario ribaltamento del punto di vista.

In questo caso riguardo un prodotto cinematografico sinora considerato di nicchia, come il cortometraggio. L’intuizione di WeShort, giovane impresa pugliese che ha sviluppato una piattaforma streaming di cortometraggi, è stata capire che a questo prodotto non mancava che un mercato vero per uscire dalla nicchia e conquistare spettatori. Fondata dal 31enne pugliese Alessandro Loprieno, WeShort nasce proprio con l’obiettivo di mettere in circuito migliaia di film e serie brevi da tutto il mondo, frutto di produzioni indipendenti e di giovani registi, che non hanno mai avuto accesso al grande pubblico. L’anno appena trascorso è stato fondamentale per la giovane piattaforma che, oltre al lancio dell’app per mobile, ha ricevuto i primi riconoscimenti, come lo “Special Award Giffoni Edition” nell’ambito del Sios Giffoni e la collaborazione al “Ca’ Foscari Short Film Festival 2021”, l’undicesimo festival internazionale del cortometraggio organizzato dall’ateneo veneziano, nel quale c’è stato uno spazio speciale dedicato a WeShort dal nome “Nuovo Cinema Breve”. Anche sulla piattaforma streaming Chili tv è disponibile un catalogo di WeShort. E quest’anno, la società punta a realizzare produzioni “WeShort Originals” con la partecipazione di grandi attori di Hollywood.

IL TEAM

Ma com’è possibile che tutto questo abbia il suo cuore in Puglia? Il vulcanico ceo della società spiega la genesi del suo progetto, una genesi che è una sorta di distillato delle sue passioni: il cinema, la finanza e le pubbliche relazioni.

Loprieno è stato molte cose, tra cui assistente di volo, consulente finanziario e anche modello (era a Madrid quando per un pelo rinunciò al casting per le comparse de “La Casa di carta”). «Tanta gente mi diceva: ma chi te lo fa fare? Ma io credo che ognuno di noi debba tendere a migliorarsi finché non trova la sua strada e dentro questo progetto io ci ho messo molte delle mie competenze e dei miei interessi, costruendo una sorta di unicum». Il percorso di Alessandro è di per sé una piccola fiaba. Biscegliese, figlio di commercianti, appena finite le superiori sognava di frequentare la London Film School, ma quando la famiglia gli fece notare che la retta era piuttosto alta, lui decise che avrebbe seguito un’altra strada e che se cinema doveva essere così sarebbe stato.

Prima studiò lingue a Bari, poi arrivò il lavoro in Ryanair. Da lì i corsi in Bocconi e ovunque potesse formarsi seguendo i suoi interessi, soprattutto finanza e pubbliche relazioni. «Ho investito su me stesso e poi ho messo tutto nella mia start-up. Ovviamente non sono solo – spiega Loprieno - siamo un team di circa 50 persone, considerati tirocinanti e investitori che ci danno una mano. Il gruppo lavora in Puglia ma anche in giro per l’Italia e all’Estero: New York, California, Africa».

L’idea è partita poco più di due anni fa. «Era la primavera del 2019 quando ho accarezzato l’idea di una “Netflix dei cortometraggi”, com’è stata appropriatamente ribattezzata, un’ispirazione che è stata un colpo di fulmine anzitutto per me, che questo formato lo avevo sempre considerato poco. Mi sono chiesto: perché non li guardavo e ho capito che dipendeva dal fatto che nessuno me li proponesse con la giusta dignità». I cortometraggi, per quanto spesso di alta qualità, vengono da sempre relegati a piccoli festival e contenitori secondari. Ma perché? «Sono modelli narrativi differenti - prosegue Loprieno – tra un lungometraggio e un cortometraggio c’è la stessa differenza che esiste tra un romanzo e un racconto. O come tra un laptop e un cellulare. L’investimento è diverso, ma la qualità non è necessariamente inferiore, anzi, talvolta il piccolo prodotto riserva enormi sorprese. Nel cinema si è sempre pensato che una persona che fa un corto non sia un vero filmaker e invece non è così».

IL CONTRATTO

L’obiettivo insomma è il riscatto di questo genere, ma anche di una grande platea di filmaker che hanno salutato la novità con grande entusiasmo. «Mi sono posto questo obiettivo: un progetto che faccia avere successo a me e agli altri. Io vengo dal mondo del fundraising e grazie a questo ho ben presente che il denaro è uno strumento e non un obiettivo. Il passaggio successivo è stato il contatto con i produttori di Hollywood, che in quel momento stavano creando la Media Capital Technologies. Anche questo passaggio è stato illuminante perché mi ha fatto capire la chiave giusta per attrarre investimenti e renderli concreti. I risultati arrivano».

Su WeShort sono al momento disponibili film brevi italiani e internazionali premiati agli Oscar (Skin), nominati alla Palma D’Oro di Cannes e Bafta (A Drowning Man) vincitori del Sundance (The Devil’s Harmony). E numerosi attori e registi famosi, tra cui: Michael Madsen (Kill Bill, Le Iene), Jeffrey Reddick (Final Destination), Joe Keery, Kate Trefry (Stranger Things), Maika Monroe (IT Follows), Neil Brown Jr.(Straight Outta Compton) Roberto Herlitzka (La Grande Bellezza) e Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo.

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