Elettrico, proposta Audi: ricarica veloce con le batterie di seconda mano

La casa dei Quattro Anelli rafforza le stazioni di rifornimento alta potenza con la rete normale. Costi ridotti

Elettrico, proposta Audi: ricarica veloce con le batterie di seconda mano
di Nicola Desiderio
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Mercoledì 19 Aprile 2023, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 07:41

Come saranno le stazioni di rifornimento del futuro?

Sicuramente diverse perché diverso sarà il carburante e i diversi i tempi che dovremo trascorrervi. Questo perché il carburante del futuro è l’energia elettrica e, per quanto i progressi stiano innalzando le potenze e le velocità di ricarica, è chiaro che un’auto alla spina richiede uno stile di vita diverso che sappia convertire il disagio dell’attesa nell’opportunità di sfruttare il tempo in modo proficuo. Un’ideale assolutamente premium che Audi sta cercando di intercettare con i suoi charging hub, stazioni modulari installate in punti strategici e che si aggiungono agli oltre 400mila punti di ricarica in tutta Europa ai quali i clienti delle auto dei Quattro Anelli possono accedere. Di questi, 38mila sono in Italia, nei quali sono compresi quelli di diversi operatori (anche se il principale è Enel X Way), le 25 stazioni di Ionity (consorzio del quale Audi è socia) con 132 spine a 350 kW, e infine la rete Audi HPC con punti di ricarica a 150 kW di potenza che entro la fine del 2023 coprirà tutti i concessionari e nel 2025 tutti i punti di assistenza. Una rete di sicurezze a disposizione sia dell’app sul telefonino, sia del sistema infotelematico di bordo di ogni Audi che è capace di impostare l’itinerario calcolando in automatico i punti e i tempi di ricarica. Di questa grande rete europea fanno da qualche mese parte anche i tre Audi charging hub. Dopo quello di Norimberga e Zurigo, è stato da poco inaugurato quello di Berlino con 4 prese per ricaricare fino a 320 kW.

La particolarità di questa stazione è che è alimentata da due powercube per una capacità complessiva di 1,05 MWh. Ognuno è formato da 198 moduli presi da batterie dismesse, ovvero non più in grado di assicurare il massimo delle prestazioni su un’automobile, ma perfettamente adatte per rifornirle ad alta potenza senza impatti sostanziali alla rete elettrica.

IL LAGO E IL FIUME

I powercube infatti sono alimentati da corrente a potenza relativamente bassa: è come se un lago artificiale di energia fosse alimentato costantemente da un piccolo immissario e, alla bisogna, fosse capace di aprire la diga per fornire grandi quantità d’acqua verso valle per breve lasso di tempo. La gestione dell’energia è ancora più ottimizzata dal fatto che viene fornita da un attiguo mercato di specialità gastronomiche nei momenti di minore richiesta. Il cliente Audi quindi può prenotare una spina con la propria app, ricaricarsi ad alta potenza spendendo solo 0,35 euro al kWh e in quei 30-40 minuti mangiare o sfruttare i locali del negozio come luogo di incontro per motivi professionali. A Norimberga, dove accanto non c’è nulla di tutto questo, c’è però una lounge da 200 mq corredata di alcuni utili servizi come l’interscambio delle batterie per le e-bike, il noleggio degli scooter elettrici e i modelli Audi elettrici da provare.

Le statistiche dimostrano che questo concetto piace molto e, oltre a uno strumento di fidelizzazione è anche di conquista perché è aperto a clienti di altri marchi che trovano comunque convenienza (0,50 euro al kWh) e un livello di servizi degno del marchio Audi. Dal 2021, i clienti sono oltre 10mila e il 70% sono abituali con una media di 36 rifornimenti al giorno e picchi di 62, con la possibilità di accedere alla ricarica 24 ore al giorno. Ma forse il principale vantaggio di questo concetto è la flessibilità. Per costruire un charging hub basta meno di un mese e per smontarlo meno di due settimane. Questo vuol dire che può essere spostato dove serve di più, magari nelle località di villeggiatura in estate.

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