Apple, Tim Cook a Napoli per la Developer Academy: l'impegno della ricerca a partire dall'Alzheimer

La sede della Apple Developer Academy, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, zona est di Napoli
La sede della Apple Developer Academy, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, zona est di Napoli
di Maria Giovanna Capone
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Mercoledì 19 Ottobre 2022, 12:58 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 18:54

San Giovanni a Teduccio ha realizzato un sogno. Dal 6 ottobre 2016 il quartiere di Napoli Est è entrato nella storia della tecnologia mondiale.

In quel giorno venne inaugurata la Apple Developer Academy, uno spazio creativo, dinamico e internazionale che la società di Cupertino ha realizzato insieme all’Università degli Studi Federico II dopo quasi un anno di incontri e proposte. Una su tutte proprio la location: l’area è quella dell’ex Cirio, in grado di offrire uno sguardo aperto verso il futuro. E il futuro è il campus di San Giovanni progettato dallo studio giapponese Ishimoto Architectural & Engineering Firm dove al secondo piano dell’edificio principale di vetro e acciaio con vista sul Vesuvio si insedia l’Academy, la prima al mondo dove studenti di differenti età, formazioni professionali e culturali svilupperanno app e cambieranno la loro vita.

Tim Cook all'evento di Napoli

SELEZIONE

Al primo bando aperto a diplomati e laureati di tutto il mondo si iscrivono in 4.174. Dopo una dura selezione entreranno in 301, e oltre agli italiani ce ne sono a decine di provenienze diverse tra cui Olanda, Madagascar, Moldavia, Lettonia, Brasile, Filippine e Turchia. Appena 17 le donne, l’8 per cento dei corsisti. Ma la percentuale nel corso degli anni andrà ad aumentare sempre di più, grazie ad alcune di loro che proprio grazie a questa esperienza hanno raggiunto grandi obiettivi. Come Federica Ventriglia, oggi 28enne, che da alcuni anni è Test Engineer nella sede Apple di Cork, in Irlanda. Nei sei anni trascorsi dall’inizio del programma, l’Academy della Federico II ha coinvolto quasi 2.000 provenienti da 66 Paesi che hanno scelto Napoli per inseguire i loro sogni di innovazione. Hanno creato app per aiutare le persone ad affrontare sfide che vanno da quelle profondamente personali, come l’Alzheimer, alle priorità globali come la sostenibilità, hanno allargato lo sguardo diventando occhi e orecchie di chi è nato senza vista o udito. Il sociale è l’ambito in cui si sono maggiormente impegnati, convinti dalla filosofia Apple ma anche dal mix di culture di un progetto di cui hanno parlato giornali e tv in ogni angolo del pianeta.

DESTINAZIONI

Il placement è oltre il 97%, con moltissimi diplomati che lavorano per grandi società tra cui Spotify, la piattaforma di musica online, altri per Asos.com e Twitter. Non solo programmatori ma soprattutto designer, cioè coloro che curano la parte grafica di app, siti internet e portali. C’è poi un fatto straordinario che sta accadendo alla Apple Academy: molti studenti stranieri vogliono restare a lavorare a Napoli. Alcuni sono riusciti a diventare tutor dell’Academy, cioè docenti, come accaduto per una ex studentessa franco algerina, altri, un bielorusso, un pakistano e un indonesiano, si sono candidati in aziende e startup innovative di Napoli. Apple a San Giovanni a Teduccio ha perfino raddoppiato aggiungendo il programma The Pier per ex studenti, affinché raffinino ancora di più la preparazione e, manco a dirlo, il 10% erano ex studenti stranieri. Che la Apple Developer Academy sia un successo, lo conferma la convenzione prolungata di ulteriori quattro anni con la società nella Silicon Valley. Un successo che ha portato un’Università del profondo Sud alla ribalta internazionale anche grazie alla creazione di un «modello Academy», totalmente differente a quanto Apple aveva provato in Brasile, dove un primo seme era stato piantato ma non aveva dato i frutti aspettati. A Napoli invece è nato un albero solido e forte, dalle radici ben piantate nel terreno e i rami proiettati nel futuro.

IL METODO

Il «modello Academy» messo a punto dai docenti federiciani, infatti, è un metodo didattico innovativo e internazionale che hanno copiato tanti atenei e che Apple ha applicato per la prima volta negli Usa: un anno fa ha aperto insieme all’Università di Detroit un’Academy che ricalca in tutto e per tutto la sorella maggiore di San Giovanni a Teduccio. Il 29 ottobre 2022, sei anni dopo l’inizio di quel cammino innovativo, San Giovanni aggiunge un nuovo traguardo: il CEO di Apple Tim Cook mette piede per la prima volta in questi spazi, complice la Laurea honoris causa assegnatagli dal rettore Matteo Lorito. Con loro c’è anche il sindaco Gaetano Manfredi che sei anni prima da rettore aveva voluto a tutti i costi che l’Academy si facesse a San Giovanni per trasformarla in una Napoli Valley. Dopo di allora infatti sono nate altre nove Academy realizzate con Cisco, Accenture, Deloitte Digital, Leonardo, Autostrade per l’Italia, Medtronic Italia, FS Italiane, Capgemini, Nokia e Tim, Kpmg, Dxc Technology ed Exprivia, e altrettante sono in lista di attesa.

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