Internet of things, la sfida Vodafone per ridurre le emissioni

GettyImages
GettyImages
di Paolo Travisi
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Gennaio 2021, 15:19 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 16:27

Oggetti sempre più connessi. Si stima che nel 2021, l’Italia avrà 85 milioni di prodotti connessi alla rete. Internet of things è ormai in fase avanzata di decollo, ma più aumenta la quantità di dati trasmessi, maggiore è il traffico di rete, quindi l’impiego energetico. E se IoT ha moltiplicato le connessioni e promesso rivoluzioni già palpabili in molti settori, la stessa tecnologia sta aiutando le imprese a ridurre l’impatto sulla sostenibilità ambientale. È il caso di Vodafone Italia, «la prima azienda di telecomunicazioni in Italia ad anticipare gli obiettivi di zero emissioni proprie di gas a effetto serra al 2025», spiega Giorgio Migliarina, direttore di Vodafone Business Italia. La multinazionale, infatti, ha anticipato di ben 4 anni, gli accordi di Parigi 2015, in cui gli stati partecipanti, hanno ratificato l’impegno a limitare l’aumento della temperatura a 1,5°.

TRANSIZIONE GREEN

Un traguardo esemplare quello di Vodafone che alimenta la sua rete ed i suoi uffici con energia prodotta al 100% da fonti rinnovabili. «La transizione verso il green è una delle priorità di Next Generation EU. È importante che l’Italia prosegua nel percorso avviato di definizione di politiche che favoriscano questa transizione da parte delle imprese e delle amministrazioni.

Vodafone continuerà a dare il massimo supporto alle istituzioni e alle imprese per l’implementazione di questi piani che rappresentano una opportunità unica per il nostro Paese per il green e il digitale», aggiunge Migliarina. Ed infatti l’obiettivo è ancor più ambizioso, quello di azzerare le emissioni proprie dell’intero Gruppo Vodafone entro il 2030. Ma l’impegno va oltre la riduzione delle proprie emissioni. «Grazie alle soluzioni IoT di Vodafone, solo nell’ultimo anno, in Italia abbiamo permesso alle imprese nostre clienti di risparmiare 1,3 milioni di tonnellate di CO2 - sottolinea Migliarina - a livello mondiale Vodafone si è impegnata  a ridurre le emissioni dei propri clienti per 350 milioni di tonnellate tra il 2020 e il 2030». E se il pianeta respira, la natura ci guadagna. «Con le soluzioni 5G – prosegue Migliarina – l’impatto dell’IoT sull’ambiente sarà ulteriormente potenziato, a partire dai settori della mobilità, della logistica e dell’agricoltura». Le attività produttive sono tra le cause principali del surriscaldamento globale e l’agricoltura, nel 2015, ha rappresentato il 10% delle emissioni di gas serra in Europa. Ma quella che è stata la prima attività lavorativa, sta vivendo una nuova rivoluzione e grazie all’impiego della sensoristica IoT, si ridurrà l’impatto sulle risorse naturali. La tecnologia Vodafone consente agli imprenditori agritech di ricevere informazioni via app in tempo reale, sulla presenza di insetti, la temperatura del suolo, l’umidità. Si stima che se il 50% delle aziende agricole Ue di grandi dimensioni adottassero le soluzioni Vodafone, si avrebbe un abbattimento di 4,5 milioni di tonnellate di CO2.

Leggi anche:

Auto elettrica, la nuova mobilità parte dal pianale

Sfide quotidiane per ridurre il proprio impatto ambientale: dalla dieta quasi vegana alla raccolta della spazzatura

Attività sopravvissute con IoT

IoT Spotlight, pubblicato da Vodafone Business, è una ricerca sulla percezione di Internet delle cose, condotta su 1600 aziende. Questa edizione si è concentrata sull’impatto Covid-19. Il 90% delle imprese ha dichiarato che IoT è stato imprescindibile per garantire la continuità aziendale, il 97% di aver conseguito un ritorno sull’investimento e secondo l’84%, IoT offre un contributo fondamentale per la sostenibilità e sistemi di videosorveglianza.

Risparmio di carburante

La logistica intelligente, con l’integrazione delle tecnologie IoT nei veicoli, permette di monitorare la manutenzione degli stessi, il comportamento del conducente e ottimizzare la gestione del percorso. Le soluzioni IoT proposte dal gruppo Vodafone sono in grado di ridurre i consumi di carburante fino al 30% e l’anno scorso hanno portato a un risparmio stimato in circa 4,8 milioni di tonnellate di CO2 equivalente.

Meno manutenzione

Smart Manufacturing: i macchinari connessi consentono un monitoraggio continuo, che aumenta l’efficienza, riducendo la manutenzione ed i tempi di fermo, grazie all’assistenza tecnica da remoto. Le reti NB-IoT consentono ai sensori a bassa potenza di ridurre il consumo di energia ed eHealth permette l’utilizzo di dispositivi indossabili dai lavoratori, il cui stato di salute può essere monitorato a distanza da personale medico.

I contatori di energia

Smart Energy Meters: si stima che i contatori di energia intelligenti possano migliorare l’efficienza energetica negli edifici commerciali in media del 16,8%. Lo scorso anno i clienti di Vodafone Business, a livello globale, hanno risparmiato 6.9 milioni di tonnellate di CO2, grazie alle oltre 12 milioni di connessioni per i contatori di energia intelligenti che usano la tecnologia IoT di Vodafone Business.

Milano smart

Smart Cities: Uptown Milano è probabilmente il primo progetto di smart district in Italia. I residenti, tramite app, possono prenotare il car sharing elettrico, controllare i servizi di domotica nell’appartamento. Inoltre nel quartiere sono presenti servizi a valore aggiunto come la connettività di Uptown Park, il primo parco pubblico intelligente del capoluogo lombardo con WiFi gratuito e sistemi di videosorveglianza abilitati da tecnologia IoT.

Moka senza sprechi

Una delle ultime soluzioni di Vodafone Business per ottimizzare i consumi a vantaggio della sostenibilità ambientale si chiama Energy Data Management, un servizio che sfrutta i punti di forza dell’IoT, insieme all’intelligenza artificiale, per migliorare le prestazioni energetiche, contenendo costi e riducendo sprechi. La piattaforma consente alle aziende un monitoraggio costante dei dati energetici ed ambientali, analizzando in tempo reale i propri consumi al fine di implementare nuove misure di risparmio energetico. Tutti dati verificabili facilmente dall’impresa. La prima azienda ad aver adottato questa soluzione, tra l’altro personalizzabile in base alle esigenze, è uno dei marchi storici del made in Italy: Bialetti, che nel 1933 inventò la caffettiera Moka.

© RIPRODUZIONE RISERVATA