Valentino vuole il mondiale ma pensa
già da grande: un futuro da manager

Valentino vuole il mondiale ma pensa già da grande: un futuro da manager
di Matteo Morichini
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Giovedì 10 Aprile 2014, 10:24 - Ultimo aggiornamento: 23:00
PESARO - Un tour promozionale in Brasile con Yamaha, due palleggi con Cafu alla Fazenda Capuava e poi subito in aereo verso Austin, Texas, per la seconda gara della MotoGp nel Circuito delle Americhe in programma domenica. Verifica fondamentale nell’agenda di Valentino Rossi, satura d’impegni anche quando il Dottore è nella sua Tavullia, dove tira aria d’inizio Impero, perché le colline tra marche e romagna sono diventate l’epicentro imprenditoriale del nove volte campione del mondo. In questo civile spicchio d’Italia, Valentino è una religione, un Santo da proteggere e venerare. Per le sue gesta sportive, ovvio, ma anche perché Rossi genera indotto e crea occupazione.



VITA IN PAESE

Le attività cominciano a pochi passi dalla chiesa di Tavullia. Accanto alle mura, dove è affisso un enorme cartellone del Fans Club, c’è il Bar Pizzeria da Rossi; luogo di culto e pellegrinaggio per tifosi (7 milioni su Facebook, 2.5 milioni su Twitter solo per rimanere nel virtuale) e curiosi. Poi è la volta dell’Osteria degli Ultimi, segnalata anche da Slow Food. Qualche tornante più in basso ed ecco un lungo cancello nero con la scritta VR46. È l’ingresso dell’omonima azienda. Società molto “Glocal” con Alberto Tebaldi come AD, 26 dipendenti tutti di Tavullia o zone limitrofe e 10 milioni di euro l’anno di fatturato grazie a prestigiose collaborazioni in tutto il mondo. Nel settore del merchandising motociclistico, o “Racing Apparel”, la VR46 è un riferimento. Tra i clienti ci sono Marquez, Pedrosa, Iannone, Bridgestone, Repsol, Yamaha, KTM, Monster ed anche Ducati con un dual brand per Crutchlow. L’attività si è ampliata dopo aver prodotto il merchandising per e su richiesta di Marco Simoncelli, e poi, gli altri piloti, attratti dalle accattivanti grafiche che hanno sempre contraddistinto Rossi in pista, hanno fatto altrettanto. La VR46 ha anche aiutato la Opel ad allestire una serie limitata della Adam dedicata a Valentino, che per i suoi dipendenti ha voluto uno spazio moderno, luminoso, ben arredato.



COME IN SVEZIA

Se non fosse per la vista dalle finestre - colline e vitigni di Sangiovese - ci si potrebbe confondere con la Svezia. La qualità della vita, dei prodotti, ed il benessere del personale sono aspetti imprescindibili di un progetto imprenditoriale e sociale, che non si limita a t-shirt e cappellini, ma vuole restituire competitività al motociclismo italiano. Non a caso, all’interno della VR46, è nata la Riders Academy ed a breve ci sarà la sede del Team Sky di Moto 3. Il percorso della “Riders Academy, di cui fanno parte Bagnaia, Fenati, Antonelli, Marini, Bulega, è frutto dell’esperienza di Rossi e prevede una preparazione atletica, tecnica e psicologica. Ci si allena con Valentino, in palestra e nel suo Motor Ranch, e poi s’impara a come gestire la stampa e i contratti. Con una clausola; chi diventa ricco e famoso dovrà poi versare una quota all’Academy per sostenere la preparazione dei giovani che verranno.
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