Rio 2016, Bolt vola: 19"78 ed è in finale nei 200, Gatlin è fuori. Tra le donne oro alla Thompson

Bolt controlla de Grasse sul traguardo della semifinale dei 200 metri
Bolt controlla de Grasse sul traguardo della semifinale dei 200 metri
di Carlo Santi
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Giovedì 18 Agosto 2016, 04:03
dal nostro inviato
RIO DE JANEIRO Uno forte così non c’è. Usain Bolt è un lampo. La semifinale dei 200 metri è una formalità per lui che pure la corre in 19”78 controllando per tutto il rettilineo gli avversari e, in assoluta tranquillità, ha tagliato il traguardo osservando il canadese Andre de Grasse, secondo con 19”80.
E’ uscito di scena, invece, Justin Gatlin che, terzo nella sua semifinale con 20”13 faticando dietro il panamense Edwards (20”07) e l’olandese Martina (20”10) si è visto escluso dalla finale. E' stato il primo degli esclusi, con il nono tempo. Ha corso, nella semifinale di Gatlin, Matteo Galvan che ha chiuso in ottava posizione con 20”88, peggiorando quanto realizzato in batteria.
A cercare di infastidire Bolt nella corsa verso l’oro, domani nella notte italiana, sarà LaShwan Merritt che nella prima semifinale ha ottenuto 19”94 con il francese Christophe Lemaitre a 20”01, primato stagionale. Un bel progresso per il transalpino.
 
La Giamaica è la padrona dello sprint. Elaine Thompson dopo quello dei 100 metri ha bissato prendendosi il successo nei 200, un'altra gara straordinaria per intensità e bellezza. La Thomspon, volto nuovo dello sprint, ha vinto con 21”78. Dietro di lei, l’olandese Dafne Schippers seconda a un decimo (terzo posto per la statunitense Tori Bowie con 22”15). La Schippers è sempre stata dietro la giamaicana; si è avvicinata nel finale ma il successo della Thompson non è mai stato in discussione.
Emozioni le ha riservate la finale del lungo. La gara s’è accesa negli ultimi due balzi. Tianna Bartoletta era al comando con 6.95, identica misura della serba Spanovic, però seconda in classifica. Ha cominciato l’americana Britnney Reese. La ragazza del Mississippi che era la campionessa olimpica in carica, allenata da Loren Seagrave, il coach di Libania Grenot, ha piazzato 7.09 al quinto salto. Le ha risposto la connazionale Bartoletta con 7.17, misura che l'ha portata alla medalgia d'oro, mentre la serba è atterrata a 7.08 salendo sul podio al terzo posto.
L’ultimo tentativo della Reese l’ha vista saltare 7.15.
C’era, in gara la russa Darya Klishina, l’unica atleta del suo Paese: ha chiuso in nona posizione con 6.63.
L'ultima finale della giornata dell'atletica, quella dei 100 ostacoli dove non c'era la statunitense Kendra Harrison - la primatista del mondo con 12"20 non si è qualificata ai Trials - ha visto altre tre sue connazionali sul podio. A vincere è stata la venticinquenne di Miami, Brianna Rollins con 12"48; l'hanno seguita Nia Ali (12"59) e Kristi Castlin (12"61).
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