Una narrazione ormai antica per trasmettere - indurre - un odio artefatto negli italiani per gli inglesi propose alla storia la definizione di Perfida Albione. C’era una guerra da sponsorizzare e la retorica abbondava per abbindolare. Fatto sta che nel mito di una perfidia britannica siamo cresciuti e vissuti, senza un vero perché. Ebbene fino a questa estate. Perché oggi di perfidia italiana, nei confronti degli inglesi, dobbiamo parlare. Di mezzo, stavolta e per fortuna c’è lo sport, più sport (termine globale eppure inglese). Che poi - spesso - è il serissimo gioco che gli umani da un paio di secoli per merito degli inglesi utilizzano per evitarle, le guerre. Che sia Inghilterra come nel calcio o Regno Unito e/o Gran Bretagna (ovvero i popoli uniti dal Comitato Olimpico sotto la Union Jack) poco conta, perfidi siamo stati, infinitamente, con i sudditi di Sua Maestra la Regina Elisabetta.
Italia, l'estate d'oro tra calcio e Olimpiadi: come uno sbarco sulla Luna
A casa loro, a Wembley, abbiamo negato - addirittura ai rigori - che “tornasse a casa (sottointeso “il calcio lo abbiamo inventato noi”) una qualsivoglia Coppa, 55 anni dopo un trionfo farlocco come quello del Mondiale del 1966. Donnarumma inconsapevole precipita l’Inghilterra in quel caso nel dramma sportivo e sociologico. La parata estrema fa vincere l’outsider italiano, che è divenuto per l’occasione torrione della Ue e simbolo post-Brexit dei tanti (moltissimi italiani) divenuti extracomunitari a Londra. Ci si vendicava a Wembley di una spocchia da annuncio, dei vaccini AstraZeneca negati o fatti strapagare - sebbene infialati dalle parti di Roma.
Per settimane gli amatissimi (e spesso molto costosi) ristoranti italiani a Londra e Manchester hanno subìto disdette… E in effetti doveva sembrare proprio una disdetta quel ko ai rigori con l’Italia di Mancini.
Non basta quel rigore parato, però, per meritarsi l’aggettivo collegato alla perfidia.
Churchill diceva -parlando di sport e guerra - che “gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e le guerre come fossero partite di calcio”. Sperando di non dover combattere più guerre, di certo ora anche Winston dovrebbe rivedere qualcosa delle sue aforistiche certezze. Perfida, ormai, è l’Italia non Albione.
«It's gonna be gold for Great Britain? No it's Italy».